Manca circa un mese all’incoronazione di Carlo III, prevista per il prossino 6 maggio. Ancora il principe Harry e Meghan Markle non hanno confermato la loro presenza. Il figlio ribelle del re d’Inghilterra tornerà in patria per assistere all’evento più importante della vita di suo padre? Secondo rumors sempre più insistenti, a mettere a rischio la partecipazione dei duchi di Sussex è il secco no pronunciato da Buckingham Palace alla loro ennesima richiesta: 11 milioni di euro in cambio della loro partecipazione.

La richiesta avanzata da Meghan Markle

A rendere nota la presunta richiesta dei Sussex alla Corona britannica è stato il magazine americano In Touch, che sostiene di avere avuto l’informazione da una fonte molto vicina alla coppia. Sempre secondo il giornale, l’idea di chiedere un compenso per la partecipazione all’incoronazione di re Carlo III sarebbe stata di Meghan Markle. Il principe Harry, che conosce le dinamiche della monarchia britannica, all’inizio avrebbe espresso le sue perplessità sull’argomento. «Già è tanto che ci abbiano invitati», avrebbe detto alla moglie. Poi, però, si sarebbe lasciato convincere. Per tutta risposta, però, la coppia avrebbe ottenuto una bella risata da parte degli assistenti di re Carlo, e un secco no dal sovrano.

Re Carlo III non ha perdonato Harry e Meghan

Il principe Harry e Meghan Markle avevano fatto sapere poco più di un mese fa di avere ricevuto l’invito all’incoronazione di re Carlo III. La notizia aveva lasciato di stucco molti fan della monarchia britannica, i quali erano convinti che la Royal Family avrebbe escluso i duchi di Sussex dal grande evento. Motivo: le accuse rivolte da Harry alla sua famiglia nel libro autobiografico Spare e poi nelle interviste rilasciate per lanciarlo sul mercato. Contrariamente a tutte le attese, re Carlo ha deciso di non “vendicarsi” del figlio ribelle e ha invitato sia lui e sia la moglie. Certo, non lo ha perdonato. Infatti, si è ben guardato dall’incontrarlo nei giorni scorsi, quando Harry è tornato nel Regno Unito per presenziare al processo per violazione della privacy intentato contro l’Associated Newspapers Limited, che pubblica il Daily Mail e altre testate importanti. Mentre Harry seguiva da vicino il processo, suo padre è volato in Germania per impegni improrogabili.

La popolarità di Harry e Meghan è ai minimi storici

La rottura tra il principe Harry e la sua famiglia sembra insanabile, al momento. Per questo non stupisce che sui giornali vengano diffuse notizie come quella della richiesta di 11 milioni di euro per partecipare all’incoronazione di re Carlo. Qualora l’informazione fosse vera, se ne potrebbe dedurre che Harry e Meghan sono ancora a caccia di soldi per mantenere la loro famiglia. I duchi di Sussex, infatti, hanno rinunciato ai loro privilegi reali e ormai per sopravvivere devono lavorare. Da qui il libro Spare e la serie tv Harry & Meghan andata in onda su Netlifx, fruttati alla coppia milioni di dollari. Che, però, non bastano, visto il tenore di vita che conducono. E poiché, dopo le accuse alla Royal Family, la loro popolarità è scesa ai minimi storici anche negli States, Harry e Meghan cercano sempre nuovi modi per guadagnare.

Per i duchi di Sussex previsto un ruolo marginale

Proprio per questo motivo, secondo l’esperto reale Richard Fitzwilliams la coppia non snobberà la cerimonia del 6 maggio. Infatti, i contratti milionari con Netflix, Spotify e la casa editrice Penguin Random House, sono stati proposti loro solo in quanto membri della famiglia reale. Non partecipare a un evento storico come l’incoronazione di re Carlo III sarebbe come ammettere che ormai sono “fuori gioco” e potrebbe causare conseguenze devastanti dal punto di vista economico. Certo, se torneranno a Londra per l’evento, i duchi di Sussex dovranno accontentarsi di un ruolo marginale. Re Carlo III è stato categorico: la coppia non parteciperà alla processione che precederà la cerimonia ufficiale all’Abbazia di Westminster. E quando la famiglia reale si affaccerà sul balcone di Buckingham Palace per salutare la folla, loro due non ci saranno.