Sulla scia degli amici Obama, ex inquilini della Casa Bianca, anche gli ex royal-senior si sono dati al business del cinema. Cos’altro potevano fare a Los Angeles! Il Duca e la Duchessa di Sussex hanno ufficialmente fondato la loro società di produzione (anche se il nome non è ancora stato scelto) e firmato un accordo pluriennale (e milionario) con Netflix. Dopo le voci insistenti delle scorse settimane, a confermare l’accordo è stato il New York Times. Secondo il quotidiano, infatti, il colosso dello streaming offrirà a Harry e Meghan una vera e propria “piattaforma globale” per realizzare documentari, docu-serie, lungometraggi, ma soprattutto programmi per bambini su cui la royal couple vuole concentrare il suo business.
In una dichiarazione, i Duchi hanno spiegato: «Il nostro obiettivo sarà creare contenuti che informano ma anche diano speranza. In quanto neogenitori, anche per noi è importante realizzare programmi familiari stimolanti». Harry e Meghan hanno inoltre sottolineato come «I 193 milioni di abbonati Netflix in tutto il mondo avranno a disposizione contenuti di forte impatto civico, istituzionale e politico».
E se appare scontato il fatto che sia Harry che Meghan appaiano sullo schermo in alcune produzioni, con piccole comparsate o camei, è ormai chiaro che Meghan non tornerà più a recitare. I maligni dicono che in ogni caso non avrebbe ottenuto ruoli di successo visto che cinematograficamente la si ricorda solo per la sua partecipazione alla serie Suits (che in America non ha avuto lo stesso successo che nel resto del mondo).
Anche il principe Harry si sta lanciando nel mondo Hollywoodiano in grande stile sfruttando le sue conoscenze: il duca di Sussex ha infatti annunciato una partnership con Oprah Winfrey per una serie di Apple Tv+ sulla salute mentale. Ed è già comparso nel trailer del documentario “RisingPhoenix” sulla storia dei giochi paralimpici.
Ted Sarandos, co-chief executive e chief content officer di Netflix, ha dichiarato «Siamo incredibilmente orgogliosi che abbiano scelto Netflix come loro casa creativa e siamo entusiasti di raccontare le loro storie».
Speriamo che, visto l’accordo da 150 milioni di dollari siglato dai Duchi di Sussex con Netflix, che la loro casa di produzione non faccia la fine di quella del Principe Edoardo nel 1993: un flop.