«Un’esistenza inutile, in autoesilio». È quella che starebbe vivendo il principe Harry in California secondo l’esperto reale Hugo Vickers che, al Telegraph ha raccontato quanto sia triste e senza merito la vita della coppia a Montecito, dove i due ormai vivono da mesi con mamma Doria (la silente stratega, come l’hanno ribattezzata i tabloid britannici) nella magione da 14 milioni di dollari. Certo i due contratti con Netflix e Spotify rispettivamente da 150 e 70 milioni di dollari hanno regalato alla coppia la spinta che serviva per aggiudicarsi un posto tra le celeb hollywoodiane ma in realtà tutto ciò non è bastato al ginger-prince per sentirsi a casa tanto che i duchi di Sussex avrebbero chiesto alla regina Elisabetta di «poter mantenere i patrocini reali ancora per un anno», prendendo così altro tempo per decidere se rendere definitiva o meno la loro vita da “normal people”. Sì, perché il 31 marzo 2021 dovrebbero lasciare definitivamente la Royal Family, come da contratto, ma sembra proprio che Harry e Meghan ci abbiano ripensato. L’ultima parola spetta a Sua Maestà che ha fatto sapere che deciderà solo dopo essersi consultata con Carlo e William (che avrebbero già dato il loro benestare) ma soprattutto con i vertici di Buckingham Palace, i quali dovranno valutare se gli accordi con Netflix e Spotify non siano in conflitto con il protocollo della Corona. In ogni caso nel 2021 sono in programma importanti appuntamenti ai quali Harry non può mancare: i 95 anni della regina Elisabetta, i 100 del principe Filippo e l’inaugurazione del monumento dedicato a Lady Diana in occasione di quello che sarebbe stato il suo 60esimo compleanno, il 1° di luglio.
Nel frattempo però Harry sta ripercorrendo la strada materna divenendo così il primo principe triste della storia della monarchia britannica. Proprio come Lady Diana. Diviso tra la sua appartenenza alla Corona e il sogno americano, il duca di Sussex non trova pace e l’esperto racconta come «biasimi ogni giorno la sua decisione di tenersi lontano dalla famiglia perché risultata altamente improduttiva soprattutto in un momento di crisi per il Paese come questo in cui lotta contro la pandemia». Hugo Vickers conferma che «sarebbe stato bello se Harry, durante l’emergenza coronavirus, avesse applaudito al Servizio nazionale sanitario britannico come hanno fatto suo fratello William e Kate Middleton». Vickers fa ovviamente riferimento al tour in treno organizzato dalla Sovrana per i Cambridge allo scopo di ringraziare tutte le persone che si sono impegnate per superare l’emergenza sanitaria e ricorda le esperienze militari del principe e l’impegno per i veterani con gli Invictus Games «che hanno sempre avuto un enorme successo proprio per l’empatia che il principe aveva con i protagonisti dei giochi». Harry in America starebbe ancora cercando la sua dimensione e questo avrebbe più volte messo in crisi il suo rapporto con Meghan che però tiene a precisare nel primo podcast che «L’amore vince su tutto».
È pur vero che, dalla famiglia, all’esercito fino agli amici, il principe Harry ha lasciato (o perso) tutto per amore dell’ex attrice. E quel che lascia l’amaro in bocca è che mentre Harry ha sempre tenuto per mano Meghan, fin dai suoi primi passi all’interno della Royal Family preoccupandosi che non inciampasse e sostenendola sempre, e non solo in senso figurato, «l’ex avvocato di Suits arrivata Oltreoceano ha invece pensato solo a fare business e soldi pensando che l’America è pur sempre l’America e che Harry sarebbe stato in grado di adattarsi da solo alla nuova realtà e alla nuova vita». Nulla di più sbagliato.