Alla fine la tanto attesa intervista esclusiva di Harry e Meghan ad Oprah Winfrey è andata in onda durante la notte (puoi vederla su TV8 martedì 9 marzo alle ore 21.30) segnando davvero la fine (nel peggiore dei modi) tra i duchi del Sussex e la Famiglia Reale. Due ore che hanno sancito la frattura definitiva di quella che era invece iniziata come una grandissima occasione di rivalsa attraverso un grande messaggio di inclusione e modernizzazione della Monarchia.
Evidentemente molte cose sono andate storte. Eppure Meghan Markle era stata accolta a braccia aperte dalla Firm, come aveva lei stessa ammesso più volte: una donna indipendente, ex attrice di origini afro-americane, era apparsa come una boccata di aria fresca per un’antica istituzione come la Corona inglese.
Ma il suo carattere e la sua cultura si sono presto scontrate con le costrizioni del protocollo reale. Meghan non aveva capito (o aveva decisamente sottovalutato) che in una Monarchia vige il principio ereditario e che quindi lei e il suo principe “ginger” non potevano essere altro che comparse dietro a William, l’erede al trono, e a Kate, la futura regina. Ma se Harry conosceva gli ingranaggi della macchina di corte dalla nascita, il ruolo di “supporter” all’ambiziosa ex attrice andava stretto. Così sono incominciati tutti i problemi.
Nondimeno tutti i membri della Famiglia avevano dimostrato immediata simpatia per Meghan: la Regina Elisabetta l’aveva subito inserita nella sua fitta agenda di appuntamenti per dimostrare al mondo il suo appoggio alla futura sposa del nipote prediletto. Carlo e Camilla li hanno spesso invitati ad Highgrove, la loro residenza di campagna, per mettere a proprio agio la coppia e sostenere la nuora nel suo nuovo ruolo di Duchessa. Senza contare che Carlo le ha fatto da “padre” lungo la navata verso l’altare il giorno delle nozze con Harry. Infine William e Kate, avevano proposto loro una posizione di “ambasciatori del Commonwealth”. Neppure questo però ha funzionato.
Meghan ha praticamente accusato di razzismo la famiglia reale; ha detto che Kate l’ha fatta piangere; che a Londra si sentiva morire, e di aver pensato addirittura al suicidio; e di non essersi mai sentita protetta dalla famiglia. Il resto l’ha aggiunto il principe Harry che ha deciso da tempo ormai di voltare le spalle alle sue radici e di stare al fianco della moglie. C’è chi lo ha definito coraggioso per la sua scelta. Chi invece gli ha dato dell’ingrato. Ed evidentemente suo padre deve essere tra questi ultimi visto che, stando al principe, ha smesso di rispondergli al telefono dopo la Megxit e ora si sentono solo via mail.
La duchessa del Sussex, che quando lancia le accuse non dice mai «la Royal Family» e nemmeno «la Regina», ma si rivolge a una non meglio specificata «The Institution», racconta che «A un certo punto non volevo più essere viva», racconta. Era al quinto mese di gravidanza, «Ero vicina al punto di rottura. Ne avevo sentito parlare dagli amici e ho capito che stava succedendo anche a me. Avevo pensieri chiari, reali e spaventosi».
Il principe ha spiegato di non essersi confidato con i parenti reali, di non aver chiesto aiuto per Meghan perché «non è una conversazione che la mia famiglia farebbe. Immagino di essermi vergognato ad ammetterlo. Non so se avrebbero capito, o se abbiano mai avuto gli stessi pensieri, è un ambiente molto soffocante, in cui molti di loro sono intrappolati». In realtà proprio Harry, dopo la morte della madre, è stato spinto dal fratello William ad andare in terapia e, insieme a Kate, hanno fondato l’associazione Heads Up con la mission di parlare apertamente dei problemi mentali.
Riguardo l’accusa di razzismo, secondo la duchessa, ad Archie non sarebbe spettato nessun titolo per il colore della pelle – «Non sappiamo quanto sarà scura la sua pelle», pare abbia detto qualcuno. In realtà Archie poteva essere un conte, Earl Dumbarton, uno dei titoli di papà Harry concesso dalla regina Elisabetta il giorno delle nozze. Oppure poteva essere Lord. I duchi di Sussex hanno declinato tutti i “courtesy titles”: «Sarà solo Archie Harrison Mountbatten-Windsor», aveva detto il principe Harry, «per assicurare al piccolo una vita il più normale possibile».
Si è infine parlato anche di William – «La nostra relazione è in pausa, tra di noi si è creato un vuoto, ma amo William. È mio fratello, abbiamo attraversato l’inferno insieme» – e di Lady Diana. «Ho capito che dovevamo andarcene perché Meghan stava troppo male. Non potevo permettersi alla storia di ripetersi», ha aggiunto riferendosi alla scomparsa della mamma. Ma cosa penserebbe davvero oggi Diana se fosse ancora viva: «Sarebbe molto arrabbiata e triste per come tutto è andato a finire», ammette Harry.
Oggi i social si dividono tra i sostenitori della coppia, quelli che “hanno fatto bene a scappare dall’altra parte dell’Oceano” e a rifarsi una vita, e quelli che invece non credono a una sola parola di ciò che è stato rivelato e che l’unica cosa che vedono è il triste finale di una favola che meritava il lieto fine.
“Harry & Meghan – l’esclusiva intervista di Oprah Winfrey” in tv
Se vuoi vedere l’intervista, TV8 la trasmette martedì 9 marzo alle ore 21.30 e poi, in replica, mercoledì 10 marzo in seconda serata.