Helena Christensen, nata a Copenaghen il 25 dicembre 1968 è una delle supermodelle dei tempi d’oro: i mitici anni Novanta, quelli in cui i poster in camera erano delle top amate e venerate da tutti; quelli in cui non c’era bisogno di essere troppo magre per essere belle, anzi, un corpo formoso e tonico era indispensabile; quelli che ancora oggi tutti rimpiangono.
Di madre peruviana e padre danese, Helena Christensen è giunta sotto i riflettori, vincendo il concorso di bellezza di Miss Danimarca nel 1986 e rappresentando il suo Paese nel concorso Miss Universo 1986. Ma è nel 1991 quando compare nel video musicale della canzone Wicked Game di Chris Isaak che Gianni Versace la nota e la “spedisce” in passerella – per la cronaca, il videoclip filma la modella che corre seminuda tra le onde mostrando il suo corpo statuario. È per l’amico pigmalione Gianni che il 22 settembre 2017 è tornata a sfilare alla settimana della moda di Milano, per rendergli omaggio nel ventennale della sua scomparsa, insieme alle colleghe Carla Bruni, Claudia Schiffer, Cindy Crawford e Naomi Campbell. E, dobbiamo ammetterlo, la danese (come anche le altre top) non ha davvero perso un briciolo di sensualità.
Occhi magnetici, zigomi pronunciati, labbra carnose e un fisico stratosferico. Oggi come a 20 anni. Tanto che alla soglia dei 50, sono moltissimi i fotografi di successo, tra cui Peter Lindbergh, Bruce Weber, Irving Penn e Herb Ritts, che la acclamano per i loro set. A soli 22 anni guadagna la copertina di Vogue Uk, e da allora è un susseguirsi di copertine patinate e successi.
Christensen non è solo sinonimo di top model: dal 1999 al 2004 lascia le passerelle per dedicarsi a suo figlio, avuto dall’attore Norman Reedus, poi fonda una rivista, Nylon, che unisce due sue grandi passioni, la fotografia e il design. Non è finita perché insieme a una sua amica storica apre a New York un negozio di antiquariato e di abbigliamento, Butik Christensen & Sigersen, ospitando esclusivamente desinger danesi. Helena è annche fotografa e cura un progetto dedicato ai cambiamenti climatici pubblicato in un libro, Meltdown, in cui mostra attraverso una serie di scatti le disastrose trasformazioni della Terra. La top è attenta anche alla salute: ha ideato e lanciato la campagna di beneficenza Fashion Targets Breast Cancer dove attraverso la vendita di T-shirt create da celebri designer ha raccolto fondi per la Irish Cancer Society.
Oggi Helena Christensen indossa lo stesso costume in metallo con cui aveva posato nel 1991, e lascia senza fiato: si rimette in gioco per il magazine InStyle di agosto che celebra le donne dello showbiz che hanno raggiunto importanti obiettivi nella loro vita. Fotografata da Matthew Sprout, racconta che, in questo ultimo servizio come 27 anni fa, il bikini dello stilista
francese Thierry Mugler, le andava stretto.
Ma qual è il segreto della sua invidiabile silhouette? La pole dance, che pratica cinque volte a settimana, ma anche il suo approccio olistico alla bellezza e il dry brushing, ossia l’antica pratica di spazzolare il corpo per accelerare il drenaggio linfatico e la circolazione sanguigna. Che da ora proveremo tutte, c’è da scommetterci!