La sesta stagione del docu-reality Il Collegio inizierà martedì 26 ottobre in prima serata su RaiDue. Anche se non è ancora stato ufficializzato da “mamma Rai” il numero di puntate previste per questa nuova edizione, visti gli ascolti record dello scorso anno, tutto lascia pensare a una riconferma delle otto emissioni.
1977: esame di terza media
Questa volta i 20 ragazzi si ritroveranno catapultati nel 1977, un anno innovativo che ha segnato la svolta economica e sociale del Paese, e si dovranno cimentare con l’esame di terza media. Come sempre, i giovani protagonisti dovranno lasciare “a casa” le abitudini della vita moderna e i loro tanto amati smartphone e social media per ritornare al mondo analogico delle radio libere, del Super8, dei mangianastri e dei 33 e 45 giri (quanta nostalgia!). Tutto pronto quindi perché la classe protagonista della sesta edizione varchi i cancelli del Collegio Convitto Nazionale Regina Margherita, ad Anagni. L’anno scorso si era infatti deciso di abbandonare la storica location di Caprino Bergamasco perché era un territorio fortemente colpito dal Covid-19 e anche per il 2021 è stata fatta la stessa scelta.
I professori e la voce narrante
Ad attendere i ragazzi in classe, ci saranno come sempre: Andrea Maggi, l’insegnante di italiano e di educazione civica ed è un docente anche nella vita quotidiana; Maria Rosa Petolicchio, il personaggio più amato de Il Collegio, professoressa anche nella realtà, campana, 52 anni, insegna matematica e scienze presso una scuola secondaria a Pontecagnano, vicino a Salerno; Luca Raina, storia e geografia e l’insegnante di educazione artistica, Alessandro Carnevale. Immancabile il severo, rigoroso e intransigente preside, Paolo Bosisio.
E a raccontare e ad accompagnare le avventure degli studenti durante le otto puntate del programma sarà, ancora una volta, la voce narrante di Giancarlo Magalli che ci farà vivere i drammi scolastici e sentimentali tutte i martedì.
Il collegio: una scommessa vinta
Il Collegio è stato una delle scommesse vinte della Rete ammiraglia: forse perché racconta i ragazzi attraverso un realismo assoluto. E pensare che è tutto iniziato come un esperimento sociale che voleva mettere a dura prova la pazienza di un gruppo di adolescenti e pre-adolescenti costretti a indossare le uniformi, a seguire le severe regole della struttura, e a un mese di disintossicazione forzata dalla tecnologia, dalla maleducazione e dal “fancazzismo”. Niente tablet e smartphone, niente cosmetici o prodotti di bellezza né tantomeno cibo introdotto abusivamente nelle camerate. Stranamente, nonostante ciò, è risultato essere un programma seguitissimo e amatissimo proprio da quei giovani e giovanissimi “torturati” da regole “vecchie e obsolete” (per loro).
Gioca d’anticipo
Mentre aspettiamo gli ultimi trepidanti giorni, per tutti gli appassionati, su RaiPlay si possono scoprire i divertenti provini che hanno permesso di individuare il cast, e, dall’11 ottobre, saranno online anche le Backstories che sveleranno le passioni e i talenti dei protagonisti della nuova edizione.