Un punto di riferimento, malattia permettendo, per l’avvenire della monarchia britannica, non solo per il suo stile e la diffusa popolarità tra i fan della corona, ma anche per il ruolo (relativamente nascosto) di protagonista delle vicende familiari più spinose di casa Windsor, e all’occorrenza per le sue doti diplomatiche. E’ il ritratto da futura regina a tutto tondo riverberato dalla prima biografia semiufficiale dedicata a Kate Middleton, in uscita in tutto il mondo il primo agosto, in Italia con il titolo Catherine Principessa di Galles.

Le rivelazioni su Kate Middleton

Sulla base delle anticipazioni affidate alla colonne del Daily Mail, la biografia di Kate trabocca di presunte rivelazioni o comunque di dettagli in parte inediti raccolti da fonti interne al palazzo. E che vede la luce in un momento delicato per la consorte dell’erede al trono William, alle prese con un cancro (di natura mai precisata ufficialmente) dal cui tunnel ha appena incominciato a uscire.

Chi è l’autore della biografia

L’autore della biografia di Kate Middleton è Robert Jobson, ‘royal watcher’ da oltre due decenni, reduce dall’aver dato alle stampe un’analoga ‘agiografia’ recente di re Carlo III. Jobson descrive Kate Middleton, la commoner allevata per diventare aristocratica e capace di conquistare il cuore di William sin dagli anni dell’università, come una 42enne ormai matura, con “l’istinto naturale” della regina consorte in pectore. In grado di fare in qualche modo da collante nel casato di fronte a beghe interne e scossoni vari.

Il ruolo di Kate Middleton

“Dietro quello scintillante sorriso pubblico – scrive il biografo – c’è oggi una donna volitiva, dall’intelletto acuto e dalla determinazione tenace”. Il racconto mette fra l’altro in evidenza la relazione costruita da Kate con la defunta regina Elisabetta II nello scorcio finale del suo lungo regno. Attribuendo al suo consiglio la decisione di Will di avvicinarsi con la famiglia alla nonna nei suoi ultimi mesi di vita, per contribuire a darle conforto. Conferma poi l’indiscrezione, già circolata, secondo cui Elisabetta, morta l’8 settembre 2022 a 96 anni, non si sarebbe arresa solo all’età avanzata, come da certificato di morte, ma anche agli effetti di un tumore tardivo: “un mieloma” che l’avrebbe ridotta agli sgoccioli “quasi alla cecità”.

Kate, la pacificatrice

Le rivelazioni più significative del libro hanno a che fare tuttavia con l’etichetta di “pacificatrice” accreditata all’attuale principessa di Galles. In grado, pare, di mediare con buon senso persino nel non sempre facile rapporto padre-figlio fra suo marito e suo suocero: minato talora dai ricordi del passato, come pure dal carattere di William, improntato a forme di testardaggine, spigolosità e spirito litigioso, secondo certe righe di Jobson che in qualche misura sembrano avvalorare le accuse di aggressività rivolte al fratello maggiore dal principe ribelle Harry nel controverso bestseller Spare. Mediazione rivelatasi apparentemente cruciale, inoltre, nel convincere il consorte – provetto pilota – a rinunciare all’ostinata pretesa di scarrozzare la famiglia in elicottero: ambizione avversata con angoscia sia da Elisabetta sia di Carlo, nel timore d’un incidente tragico per i loro affetti e la continuità dinastica.

Le accuse di razzismo

Nel volume non mancano passaggi più leggeri, incentrati sull’atteggiamento di madre premurosa della principessa verso i tre figli (George, Charlotte e Louis), o sull’affetto sincero conquistato da re Carlo: giunto a trattarla come “la figlia che non ha mai avuto” e da lei chiamato in privato “grandpa”, nonno, a sottolinearne il legame con i nipotini. Mentre riemerge un suo asserito ruolo centrale nella reazione di casa Windsor – “uno schiaffo” assestato con discrezione, stando a Jobson e al Mail – al contestato sospetto di razzismo inconsapevole evocato da Harry e Meghan dopo lo strappo dalla Royal Family e l’autoesilio negli Usa del 2020.