La vita ricomincia a 60 anni, con l’amore dei 20. Sveva Casati Modignani – autrice bestseller da oltre 12 milioni di copie vendute – ci regala un altro straordinario romanzo, Il falco (Sperling & Kupfer). Giulietta Brenna e Rocco Di Falco si sono amati in gioventù. Poi, lui l’ha tradita e lei è sparita dalla sua vita. Quarant’anni dopo l’uomo, di umili origini ma intanto diventato un imprenditore di successo, decide di riconquistarla, tra colpi di scena, segreti e speranze.
Perché raccontare il ritrovarsi di due 60enni? «I 60 sono i nuovi 40. Giulietta ha amato molto Rocco. Il suo tradimento e la fine della loro storia sono sempre stati una spina nel cuore. Pure lui non l’ha mai dimenticata, è passato da un matrimonio all’altro perché in realtà continuava a pensare a lei. Ci si può rimettere in gioco a qualsiasi età, purché ne valga la pena».
A chi si è ispirata per il “falco”? «A un celebre imprenditore, ma solo per la sua capacità di creare un impero. Leggendo di lui sui giornali, mi è venuta voglia d’immaginare cosa si nasconde dietro il suo successo, quali sentimenti prova, quali ferite si porta dietro. Il mio “falco”, per quanto spietato nel mondo del lavoro, ha una sensibilità d’animo pazzesca ed è generoso: non tratterebbe mai male una donna».
Anche in questo libro, come nei precedenti, c’è un romanticismo contemporaneo. «Giulietta non si è prefissa di diventare la nuova signora Di Falco, non le interessa il fatto che lui sia uno degli uomini più ricchi del mondo. La vera ricchezza è quella del cuore. L’istituzione del matrimonio era stata pensata in un’epoca nella quale la donna doveva passare dalla tutela del padre a quella del marito. Oggi le donne lavorano, sono indipendenti. Bisogna convivere quando ci sono dei figli: negli altri casi vanno benissimo due case».
Continueremo a innamorarci, nonostante il Covid? «Il mostro del “carognavirus” non ci toglierà mai la voglia di amare e di aprirci all’altro. Una bella storia d’amore è fondamentale per il nostro equilibrio».