Irene Pivetti, dopo anni di silenzio, torna alla ribalta della cronaca, questa volta giudiziaria: è infatti indagata per riciclaggio insieme ad altre cinque persone nell’inchiesta milanese che ha portato la Guardia di finanza a perquisire la sua abitazione milanese e due società. L’indagine, diversa da quella del mese di aprile che la vedeva coinvolta nel caso “mascherine” – frode in commercio, falso ideologico, uso di atto falso, ricettazione, fornitura di prodotti non conformi in base al Testo Unico sulla sicurezza, violazione di dazi doganali e reati fiscali – riguarderebbe alcune operazioni di riciclaggio che sarebbero state realizzate attraverso le due società perquisite, una delle quali riconducibile alla stessa Pivetti.
L’attività politica
Irene Pivetti, classe 1963, vanta un primato: è stata la più giovane presidente della Camera della storia della Repubblica italiana. Dopo aver infatti militato nelle fila della Lega Nord (ai tempi Lega Lombarda) fin da giovane ed essere stata responsabile della Consulta Cattolica, proprio nella lista del Carroccio, viene eletta deputato agli inizi degli anni Novanta. Certamente una scelta storica per tutte le donne e per il nostro Paese al di là del colore politico. È il 1994 quando, appena compiuti 31 anni, viene fatta sedere sul “trono” della Camera anche grazie ai democratici e a Marco Pannella che l’ha sempre sostenuta. Anche quando fu cacciata dagli “amici verdi” a causa delle idee discordanti.
Irene Pivetti non ha mai smesso di sostenere le sue idee (politiche e non) tanto che nessuno come lei ha avuto cariche in quasi tutti i settori politici, prima come membro del Comitato per la valorizzazione del patrimonio agroalimentare italiano presso il Ministero delle Politiche Agricole, poi come vicepresidente della Fondazione Italia in Giappone 2001, in rappresentanza del Ministero Affari Esteri, in seguito come Vicepresidente della Fondazione Magna Grecia, infine come assessore al lavoro e formazione professionale nel comune di Berceto e assessore all’immagine nel comune di Reggio Calabria.
Senza contare le “corse” non vinte – alle elezioni regionali del Lazio del 2013; alle amministrative del 2016 per il consiglio comunale di Roma – e la fondazione del partito politico di centrodestra Italia Madre che crede e spinge fortemente per l’europeismo di cui Irene è sempre stata una fervente portavoce.
Gli amori
La Pivetti ha fatto discutere negli anni anche per i suoi amori: molto criticato il matrimonio finito (e annullato persino dalla Sacra Rota) con Paolo Taranta così come quello con il giovane (10 anni in meno) Alberto Brambilla, da cui ha avuto due figli, Ludovica Maria (che si è sposata nel 2017 a soli 19 anni) e Federico, e dal quale si è allontanata nella privacy più assoluta nel 2010. A volere la separazione era stato proprio lui, e Irene Pivetti aveva tristemente ammesso «Mio marito è deciso a chiedere la separazione e voltare pagina». E questo nonostante il grande amore che li aveva uniti e che li aveva portati dopo un colpo di fulmine a sposarsi subito dopo.
Il “controverso” boy-look
Irene Pivetti è conosciuta anche per il suo stile, tanto sobrio e austero nell’abbigliamento, quanto trasgressivo in fatto di hair-look: in questo si è dimostrata molto più audace e all’avanguardia di tante altre donne. Prima ancora di Cara Delevigne e Michelle Williams infatti, ad elogiare i vantaggi e l’amore per il mitico boy-cut, il famoso taglio alla maschietto, c’era Irene Pivetti. Non solo. L’ex presidente della Camera è sempre stata anche una grande sostenitrice del “naturale”: al di là di alcuni semplici variazioni sul tema colore, Irene Pivetti ha condiviso i capelli grigi in un momento in cui nessuno avrebbe mai pensato diventasse la moda del nuovo millennio.
La svolta in Tv
Era stato proprio il marito, poco incline alla vita politica, a convincere la moglie a lanciarsi nella carriera televisiva come conduttrice: Alberto lasciò tutto per diventare il suo manager. Ma qualcosa non funzionò e i due si separarono. Non solo professionalmente. Intanto però Irene si era fatta conoscere al grande pubblico di Rai, Mediaset e La 7 con programmi come Fa’ la cosa giusta, La giuria, Bisturi! Nessuno è perfetto, Giallo, Buona Domenica, Liberi tutti, Tempi moderni, Domenica In e perfino Ballando con le stelle in cui si è cimentata come ballerina classificandosi al 5° posto.