J.K. Rowling, celebre autrice della saga di Harry Potter, torna a far parlare di sé. Nessun nuovo libro in vista, tantomeno esternazioni radicali sull’identità di genere cui la scrittrice ci ha abituati negli ultimi anni. È invece un tweet pubblicato su X a riportare Rowling al centro delle polemiche, facendo emergere vecchie frizioni tra l’autrice e il cast che ha dato vita ai personaggi tratti dai suoi romanzi fantasy.

Cosa è successo tra J.K. Rowling e il cast di Harry Potter?

J.K. Rowling ha pensato bene di rispondere su X a un post che chiedeva genericamente di indicare un attore o un’attrice capace di rovinare immediatamente un film. Il messaggio della scrittrice britannica, pur accompagnato da tre emoji sorridenti, è parso poco equivocabile: «Ho tre ipotesi. Scusate, ma non ho resistito…». Pur non avendo esplicitamente fatto i nomi degli attori, il riferimento a Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint (rispettivamente Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley nella saga cinematografica) è parso ai più evidente.

Le accuse di transfobia

Del fatto che i rapporti tra J.K. Rowling e i tre attori non fossero idilliaci si era già avuta testimonianza in passato, quando Radcliffe, Watson e Grint avevano apertamente preso le distanze dalle controverse dichiarazioni della scrittrice sui diritti delle persone transgender. La scrittrice aveva reso pubblica per la prima volta la sua posizione sul tema nel dicembre 2019, con un tweet a sostegno della ricercatrice Maya Forstater. A quest’ultima non era stato rinnovato il contratto di lavoro presso il think-tank Centre for Global Development a causa di una serie di tweet in cui metteva in dubbio i piani del governo di consentire alle persone di autoidentificarsi con un altro genere. Le posizioni della Rowling non erano piaciute a parte dei suoi fan, che l’avevano etichettata come una «terf», acronimo inglese che sta per femminista radicale trans-esclusiva.

J.K. Rowling

Il saggio sull’identità di genere

L’autrice, che ha negato di essere transfobica, ha poi pubblicato sul suo sito web un saggio sull’ideologia dell’identità di genere dove ha delineato cinque motivi per essere «preoccupati per il nuovo attivismo trans». Il testo è stato apertamente criticato da Emma Watson, che ha affermato: «Voglio che i miei follower trans sappiano che io e tante altre persone in tutto il mondo vi vediamo, vi rispettiamo e vi amiamo per quello che siete».

«Potter» ed «Hermione» contro J.K. Rowling

Dello stesso avviso Daniel Radliffe, schieratosi apertamente a favore della comunità transgender. «Le donne transgender sono donne», ha dichiarato nel 2020 in un’intervista rilasciata a The Trevor Project, ente di beneficenza per la prevenzione del suicidio per i giovani LGBT+. E pur riconoscendo i meriti della Rowling «per il corso che ha preso la mia vita», ha aggiunto di sentire la necessità di dire qualcosa: «Il motivo per cui lo faccio è perché, da quando ho finito Potter, ho incontrato tanti ragazzi e giovani queer e trans che si identificavano molto con Potter in quel periodo».

In occasione dei Bafta del 2022 era poi arrivata la stoccata di Emma Watson. L’interprete di Hermione Granger era stata presentata sul palco da Rebel Wilson con queste parole: «La nostra prossima presentatrice è Emma Watson. Lei si definisce con grande orgoglio una femminista, ma sappiamo tutti che in realtà è solo una strega». L’attrice ha risposto con un sorriso: «Sono qui per tutte le streghe», sottolineando con il tono della voce la parola «tutte». Una frase che molti hanno interpretato come una frecciata alla Rowling.