Il nuovo libro dell’autrice americana Barbara Leaming – Jacqueline Bouvier Kennedy Onassis: The Untold Story (La biografia mai raccontata), biografia-bomba di Jackie Kennedy, è già un caso letterario oltreoceano.
Quell’istante le ha segnato la vita
Jackie avrebbe compiuto 86 anni nel 2015. E chissà quanto contegnosa sarebbe stata la sua immagine da vecchia. Certo non meno composta di quando, giovanissima, in quel novembre del ’63 che costò la vita al presidente John F. Kennedy, continuò a vestire il suo tailleur di lana rosa macchiato di sangue del marito, “perché voglio che vedano ciò che hanno fatto a Jack”. Alle conseguenze di quell’attimo, il più tristemente noto di una vita stupendamente ricca, è dedicato proprio il libro.
First lady, ma anche molto di più
Tutti infatti, pensando a Jackie, rivedono la first lady indissolubile, l’anticasalinga in Chanel, una campionessa di bon-ton e mondanità, la sposa da 700 invitati, la donna che piaceva al popolo e ai potenti. Ma lei, Jaqueline, fu anche qualcosa, qualcuno, di diverso: fu l’amante occasionale di molti uomini (fra cui John Warnecke, l’architetto che progettò la lapide di suo marito), prima di maritarsi con l’armatore greco Onassis, e assidua frequentatrice dei night più esclusivi di Manhattan. Nel tentativo di elaborare il lutto, complice anche l’abuso d’alcool. E ricominciare.
Se “La biografia mai raccontata” della Leaming (tradotta in italiano da M. Bonatto ed edita da Odoya) fa luce sulle ombre di questa icona femminile del Novecento, noi abbiamo raccolto, a ritroso, alcuni aneddoti sul suo conto. Per mettere a fuoco il vero volto della più iconica fra le first lady.
1) Ha lavorato come giornalista e fotografa: nel 1951, a soli 21 anni, dopo avere frequentato la Vassar University di New York, la Sorbona di Parigi e la George Washington University, Jackie ottenne il suo primo ingaggio come junior editor di Vogue, vincendo un concorso di scrittura e lavorando prima negli uffici di Manhattan, poi nella redazione di Parigi. L’anno successivo fu arruolata come reporter per il “Washington Times-Herald”, quotidiano tuttora edito nella capitale degli Stati Uniti, realizzando perlopiù interviste in ambito politico-finanziario. E fra le persone e i personaggi interpellati, prima della sua ascesa al ruolo di first lady, spicca curiosamente Richard Nixon, l’uomo con cui il suo futuro marito avrebbe concorso (sconfiggendolo) alle elezioni presidenziali del 1960.
2) È stata brevemente fidanzata con un altro, prima di sposare Kennedy: a 22 anni, prima di conoscere Kennedy, la giovane Jackie fu sul punto di sposarsi con un altro uomo: nel gennaio del 1952, infatti, lo stesso giornale per il quale lavorava, il “Washington Times-Herald”, annunciò il suo fidanzamento con John Husted, veterano della Seconda Guerra Mondiale e imprenditore di Wall Street. Ma dopo appena due mesi di frequentazione i due si lasciarono, e, dopo poche settimane dalla rottura, Jackie conobbe John F. Kennedy, allora membro del Congresso degli Stati Uniti, a una cena di gala, convolando a nozze con lui nel settembre dell’anno successivo.
3) Il suo abbigliamento modaiolo è stato aspramente criticato: rappresentativo della moda degli anni ’60, l’irresistibile “Jackie Look” fu scimmiottato dalle boutique e dai grandi magazzini di ogni parte del mondo, con imitazioni più o meno fedeli dai prezzi variabilmente accessibili. Tuttavia, la sua ossessione per l’haute-couture francese fu duramente criticata nel corso della campagna presidenziale del 1960: si trattava di un gusto per il forestierismo troppo deviante per l’immagine patriottica di una first lady a stelle e strisce. A intermediare, allora, fu il padre del futuro presidente americano, Joseph Kennedy, mettendola in contatto col designer americano Oleg Cassini, che confezionò per Jackie più di 300 abiti consoni al suo ruolo, guadagnandosi l’epiteto di “Segretario di Stile”.
4) Ha salvato un tempio egizio: fashionista sì, ma anche impegnata sul fronte culturale. Jackie non mancò di esercitare il suo potere per sostenere finanziariamente le arti e le scienze, come nel caso dei reperti egizi del Metropolitan Museum of Art di New York, e in particolare il Tempio di Dendur, magnificente opera in pietra arenaria salvata dalle acque dopo la costruzione della diga di Assuan e installata, grazie anche a lei, al Met di Manhattan nel 1979.
5) È entrata per la prima volta alla Casa Bianca a 12 anni: non come première dame, beninteso, ma nei panni di semplice turista: nel 1941, infatti, accompagnata dalla madre e dalla sorella, l’allora dodicenne Jackie mise piede per la prima volta nella residenza ufficiale del presidente degli Stati Uniti, Franklin Roosvelt, notando con disappunto la mancanza di un percorso divulgativo per il pubblico in vista. Senza sapere che sarebbe stata proprio lei, Jackie, appena 11 anni più tardi, a colmare questo vuoto informativo.
6) Ne ha rivoluzionato gli arredi: dopo la vittoria delle elezioni da parte del marito, Jackie, già fattasi notare per il suo stile sofisticato, mise mano agli arredi della residenza presidenziale, dal mobilio delle sale di rappresentanza a quello delle stanze private, creando un Comitato di Belle Arti per la Casa Bianca e acquistando mobili antichi e manufatti da musei e collezionisti. Al termine dei lavori di restyling, nel febbraio del 1962, Jackie concesse a Charles Collingwood, un giornalista della CBS, un tour guidato della Casa Bianca, per mostrare i risultati dell’intervento, e questo filmato le valse la vittoria di uno speciale Emmy Award.
7) Ha aperto una scuola nella Casa Bianca: quando i problemi di sicurezza resero impossibile a sua figlia Caroline girare normalmente per Washington, Jackie decise di ottimizzare gli spazi interni, trasformando il solarium della Casa Bianca in una scuola materna per i suoi figli. E invitando anche gli altri bimbi (i parenti del personale e dell’amministrazione) a prendervi parte. Nel tempo la scuola divenne un asilo regolarmente operativo, con una decina di studenti affiancati da insegnanti professionisti.
8) Ha vinto un’importante causa contro un paparazzo: dopo il 1964, anno del suo matrimonio col miliardario greco Aristotele Onassis, Jackie è divenuta l’esca più ambita dai barracuda della cronaca rosa. In particolare da un famoso fotografo americano, Ron Galella, che trascorse diversi anni della sua carriera a pedinarla per le strade di New York. Lo stesso che avrebbe ricevuto (e perso) una citazione in giudizio per molestie e violazione della privacy da parte di Jackie, infine costretto ad osservare alcune misure cautelari prese nei suoi confronti (come il mantenimento di una distanza di 25 piedi).