In un’intervista a Elle Canada, la bellissima (e in formissima) attrice ed ex modella newyorkese, ha ammesso di dover ancora oggi, a 82 anni, lavorare tutti i giorni su se stessa per riuscire ad accettarsi e, dopo aver trascorso decenni a preoccuparsi dell’aspetto fisico e dei chili di troppo, Jane Fonda ha deciso che è arrivato il momento di dire basta ai ritocchini: «Non posso fingere di non essere vanitosa perché lo sono sempre stata – ma, ammettiamolo ragazze, anche questo è il bello di Hollywood, ndr – ma non ci sarà più alcun intervento di chirurgia plastica, non mi farò tagliare mai più». Era ora, ha tuonato qualche invidioso che forse fatica ad accettare che comunque la bellezza di “combat Jane”, come chiamano l’attivista americana, è sincera, costruita non solo a suon di chirurgia, ma anche grazie a lunghe sessioni di aerobica con cui è diventata famosa. E oggi, che fa coming out su quanto sia difficile star dietro al “regime” estetico hollywoodiano, ci sentiamo un po’ tutte più solidali con lei che racconta la fatica di dover raccontare ai suoi fan anche cose che le fanno male, come il suo passato da bulimica e i disturbi alimentari di cui ha sofferto fin dala prima adolescenza.
Il premio Oscar, che si era “riciclata” con successo negli anni Ottanta come personal trainer per milioni di americane (e non solo) che avevano acquistato i VHS in cui insegnava aerobica per mantenere sodo e in forma il corpo, svela ora che in realtà, dietro a quel fisico tanto scolpito e atletico, esaltato da body aderenti e fluo tipici del mitico decennio, si nascondeva una totale mancanza di accettazione di sé.
«Non facevo aerobica per stare bene, ma perché non riuscivo a smettere di vomitare. Sono stata bulimica per decenni e bruciare calorie come una dannata era il solo modo per sentirmi in pace con me stessa». E quando il fisico non è più riuscito a sostenere quei ritmi, Jane Fonda ha iniziato a sostituire la bulimia con il bisturi.
«Solo ora che ho 82 anni riesco a guardarmi allo specchio e ad accettarmi così come sono. Cerco di far capire a tutti che è stata una lotta lunga e continua per me e per farlo posto delle foto in cui appaio smunta e una volta persino una in cui mi mancava un dente: ero in un ristorante in Portogallo, il dente mi è caduto e l’ho pubblicata. Sono contenta di avere un bell’aspetto per la mia età ma detesto il fatto di aver avuto la necessità di alterarmi fisicamente per sentire che sto bene. Vorrei non essere così, vorrei essere più coraggiosa, ma io sono quello che sono». E in realtà sono proprio questa sua debolezze che ce la fa piacere di più e che oggi ci fanno sentire un po’ tutte Jane.
Adesso, esattamente come ai tempi della guerra in Vietnam quando manifestava contro il conflitto, l’attrice è tornata ad essere una pasionaria e l’attivismo ha dato un nuovo senso alla sua vita. Jane Fonda si è impegnata a non fare più la tinta ai capelli (chi se ne frega delle critiche e di chi dice che il grigio la invecchia), a non fare più shopping dicendo di voler indossare solo gli abiti che già possiede finché morirà (ne avrà talmente tanti che non crediamo sia un grande sforzo in realtà) come il vestito rosso Elie Saab Couture indossato durante la notte degli Oscar, già sfoggiato nel 2014 e il mitico cappotto rosso dell’arresto a Capitol Hill.
«Da giovane avevo grandi ideali e averli recuperati adesso, tornando in piazza a manifestare per ciò in cui credo mi fa sentire più giovane della chirurgia plastica».
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