Entrambe belle, bionde, occhi azzurri e talentuose. Ma questa volta ad accomunare Jennifer Aniston e Sharon Stone non è un film o un red carpet, bensì la campagna vaccinale contro il Covid-19.
La fidanzatina d’America, ha rivelato alla rivista InStyle di aver concluso alcune relazioni nell’ultimo anno a causa di posizioni e opinioni no vax. «C’è ancora un folto gruppo di persone che si dichiarano novax o che semplicemente non ascoltano i fatti. È un vero peccato. Ho perso alcune persone nella mia routine settimanale che si sono rifiutate di vaccinarsi o non hanno rivelato se erano vaccinate o meno». Secondo l’attrice di Friends, infatti, rivelare se si è vaccinati oppure no «è un obbligo morale e professionale, dal momento che non siamo tutti incarcerati e sottoposti a test ogni singolo giorno. È complicato perché ognuno ha diritto alla propria opinione, ma molte opinioni non sono basate su nulla, se non sulla paura o la propaganda».
Ma l’ex moglie di Brad Pitt non è l’unica celebrity a scagliarsi con i NoVax. Sharon Stone ha denunciato in un’intervista alla Cnn rilanciata poi su tutti i social (perché Sharon non ha mai avuto paura di esporsi e far valere le sue opinioni) che una grande casa di produzione con la quale sta lavorando avrebbe minacciato di escluderla dal set se avesse continuato a chiedere che tutti i lavoratori impegnati nella produzione fossero vaccinati. Forte anche della sua “grandezza” professionale, la protagonista di Basic Instinct ha spiegato di aver apertamente chiesto se, durante le riprese del film per il quale era stata ingaggiata, sul set erano tutti vaccinati. La dirigenza però ha fatto sapere che «Non è obbligatoria la vaccinazione».
Per Sharon Stone questa situazione di limbo, la stessa italiana peraltro, in cui ci si trova con il Governo che non prende posizioni nette quando è l’unico che può e deve farlo, «è inaccettabile perché impedisce di lavorare serenamente». «Mi hanno minacciato di lasciarmi a casa? Ebbene sì. Andrò avanti con la mia battaglia affinché sui set sia richiesto ai lavoratori di essere stati vaccinati? Assolutamente sì. Dobbiamo andare a lavorare in condizioni sicure. E queste non lo sono», conferma l’attrice statunitense dando voce anche a coloro che la stanno sostenendo sui social ma che non dispongono del suo “potere” per portare avanti da soli la battaglia.
È dello stesso avviso la bella californiana che fin dall’inizio della pandemia si è battuta per la salute di tutti attraverso appelli e messaggi, prima a favore del distanziamento sociale, poi dell’uso della mascherina (diventando parecchio impopolare lo scorso anno) «Se avete a cuore la vita umana, per favore, indossate la stramaledetta mascherina e invitate chi vi circonda a fare altrettanto. Capisco che le mascherine siano scomode. Ma non credete sia peggio che i negozi chiudano, che i lavori vengano persi, che i lavoratori del comparto medico e sanitario siano spinti all’estremo? Non credete sia peggio che tante vite ci siano state portate via da questo virus perché noi non abbiamo fatto abbastanza?».
A luglio l’attrice aveva postato uno scatto shock di un caro amico intubato perché non vaccinato e abituato a girare senza mascherina. Oggi Jennifer Aniston ci va ancora più pesante contro i NoVax con cui ha deciso di tagliare i ponti. Giusto? Sbagliato? Difficile (forse) dirlo. Quel che è certa è una cosa: se a inizio pandemia ci siamo ritrovati ad essere tutti un po’ più altruisti e a pensare al bene comune, ora, a distanza di un anno e mezzo, non si è più disposti a rischiare la propria salute per lavoro o amicizie. E certamente per le scelte di altri di non vaccinarsi.