Stessi ricci e frangetta della fine degli anni Ottanta. Stesso sorriso ingenuo e adolescenziale. Stesso sguardo romantico. E soprattutto stesso fisico (e taglia) del 1987, anno in cui Jennifer Grey è diventata famosa facendo innamorare il ballerino Patrick Swayze. Vi ricordate la frase tanto citata (i più giovani purtroppo la ricordano solo grazie a meme e gif) «Nessuno può mettere Baby in un angolo» e il brano di Medley e Warnes che ha vinto l’Oscar “The time of my life“? Entrambi hanno contribuito a fare di una pellicola estiva con un investimento di soli 5 milioni di dollari, il cult movie che poi si è rivelato uno dei più grandi successi dell’epoca al botteghino. Non solo: “Dirty Dancing” è stato perfino eletto lo “Star Wars” femminile dalla critica e cioè uno dei titoli più amati di sempre dal pubblico femminile grazie alla bellissima storia d’amore tra Baby Houseman e Johnny Castle.
Il New York Times in quell’anno aveva accolto il film con il massimo dell’entusiasmo: «Dirty Dancing scatena la sua potenza e pulsa di un cuore innocente», riportava la recensione che sottolineava come la pellicola fosse una metafora degli anni Sessanta negli Usa: un paese indirizzato verso la prosperità e la ricchezza, pieno di grandi intenzioni e disposto a realizzare il sogno di tutti. «Una specie di Camelot con un tocco Yiddish», scriveva ancora il New York Times.
Proprio per la voglia di riportare in auge i tempi d’oro di una Hollywood e un’America che prometteva (e realizzava) grandi sogni, da tempo i fan attendevano il vero e proprio sequel del movie tanto amato. Ma oggi che la notizia è certa c’è molta apprensione per il seguito del film che riporterà sul grande schermo la protagonista di Dirty Dancing. Già, perché in realtà quei balli proibiti in un tempo in cui in rete si trova di tutto non hanno più senso di esistere. Così come quella storica colonna sonora fatta di lenti e di tensione sessuale palpabile perché oggi non si ballano i lenti. Insomma, come spesso accade, voler ripercorrere e ritrovare il passato non sempre si rivela la mossa più azzeccata.
E in questo, lo scomparso Patrick Swayze ci aveva visto lungo: l’attore scomparso a soli 57 anni per un tumore al pancreas, aveva infatti rifiutato un’offerta da 6 milioni di dollari per tornare al ruolo di Johnny Castle nel sequel di Dirty Dancing. Nel 2004 aveva comunque interpretato un piccolo ruolo nel prequel “Dirty Dancing: Havana Nights”, uscito in Italia come Dirty Dancing 2, interpretato da Diego Luna e Romola Garai e ambientato nella Cuba del 1959, prima della rivoluzione. Pensate che Swayze è stato pagato 5 milioni di dollari per il suo cameo nei panni di un insegnante di danza mentre il suo salario sul set del vero Dirty Dancing ammontava a soli 200 mila dollari. Nel 2017 la ABC ha realizzato anche il remake di Dirty Dancing: un film per la TV interpretato da Abigail Breslin e Colt Prattes: il rifacimento è stato letteralmente massacrato da pubblico e critica.
Insomma, impossibile replicare la celebre scena in cui Johnny e Baby gattonano l’uno in direzione dell’altro: non tutti lo sanno, ma gli attori stavano improvvisando sul set mentre si preparavano a registrare e il regista ha insistito per tenere quell’inquadratura divenuta iconica nella versione finale del film. Oppure quella, ancora più famosa, in cui Patrick Swayze solleva Jennifer Grey nel Mountain Lake: l’acqua era freddissima e le scene furono ripetute talmente tante volte da far diventare blu le labbra degli attori. Pensate che il Mountain Lake, che si trova in Virginia, cominciò a prosciugarsi alla fine degli anni ’90 e dal 2008 è completamente secco. Qualche fan lo vede come un segnale: difficile quindi aspettarsi il successo tanto sperato perché le aspettative sono davvero alte. E, forse, irrealizzabili.
L’attrice Jennifer Grey ha compiuto 57 anni lo scorso 26 marzo. È stata legata sentimentalmente (anche se in pochi lo ricordano) a Johnny Depp e a Matthew Broderick (marito di Sarah Jessica Parker). Oggi è sposata (e ha una figlia) con l’attore Clark Gregg, conosciuto per il ruolo dell’agente Coulson all’interno dell’universo Marvel.
Nata a New York, Jennifer è figlia dell’attore coreografo di Broadway Joel Grey e di Jo Wilder: ha raggiunto il successo proprio grazie al ruolo di Baby in “Dirty Dancing” ma aveva già recitato nel dramma di John Milius “Alba Rossa” a fianco di Patrick Swayze, in “Cotton Club” di Francis Ford Coppola e nel “Vincitore”. Nonostante dal 2014 al 2017 sia stata protagonista della popolare serie tv Usa “Red Oaks”, la Grey non è mai riuscita a scrollarsi di dosso il personaggio di Baby che, le ha portato immensa fortuna, ma l’ha tenuta incatenata a vita.