Joaquin Phoenix e Rooney Mara sono diventati genitori del loro primo figlio. Ma la notizia più toccante di questa nascita vip è il nome del maschietto: River, come il fratello scomparso del premio Oscar per Joker.
Biondo, occhi verdi, bello come un dio greco e ovviamente dannato, River Phoenix, che ad agosto avrebbe compiuto 50 anni, è scomparso improvvisamente nella notte del 31 ottobre del 1993, a soli 23 anni, per overdose. Un’esistenza breve, è vero, ma che non gli ha impedito di diventare un’icona del cinema hollywoodiano e di fare impazzire milioni di fan che oggi si commuovono all’annuncio di un suo piccolo omonimo nel mondo. Pensate che il nome River (oggi trend topic) deriva dal fatto che fu concepito durante un viaggio in Oregon vicino a un fiume: con questa dolce scelta Joaquin ha voluto omaggiare il maggiore dei cinque fratelli, quello a cui era più legato e quello che lo ha iniziato alla carriera di attore. Joaquin ha infatti esordito nel 1982 nella serie televisiva Sette spose per sette fratelli dove proprio il fratello River era uno degli interpreti principali.
Il Premio Oscar è stato inoltre uno dei testimoni della morte del fratello, avvenuta al Viper Room, un club di proprietà di Johnny Depp che quella sera suonava proprio sul palco: entrambi avevano cercato invano di soccorrere River prima dell’arrivo dell’ambulanza e da quell’episodio sono rimasti scossi a lungo rifugiandosi nell’alcool e nella droga. Joaquin, dopo la morte del fratello e l’accanimento dei media che trasmisero per mesi la sua telefonata al 911, decise di allontanarsi da quella Hollywood che descrive spesso come «tutta lustrini ma marcia dentro». Fino al 1995, quando arriva l’occasione che lo riportò nell’Olimpo del cinema con il film “Da morire“.
Un decennio di dentro-fuori da cliniche riabilitative, un incidente (quasi) mortale, e molte donne dopo, Joaquin Phoenix nel 2016 incontra l’attrice Rooney Mara – famosa per il ruolo di Lisbeth Salander in “Millennium-Uomini che odiano le donne” – di cui si innamora perdutamente tanto che nel giro di sei mesi vanno a vivere insieme e oggi, dopo quattro anni insieme, lo ha reso papà. Il sogno che ha sempre inseguito fin da quando, insieme ai suoi genitori, che avevano forti influenze hippie, viaggiava in giro per l’America Latina con la setta dei Bambini di Dio. «Quando avrò un figlio mio, gli darò tutto ciò che non ho avuto io: una famiglia», aveva rivelato in un’intervista con Anderson Cooper a “60 Minuti” svelando i retroscena di una difficile infanzia. «È come se praticamente in ogni film che ho fatto ci sia stata una connessione con River in qualche modo. E penso che tutti abbiamo sentito la sua presenza e guida nelle nostre vite in molti modi. Io certamente». E oggi forse ancora di più.