Con il film “Judy“, che ora arriva in tv, la vita dell’attrice, ballerina e cantante Judy Garland (pseudonimo di Frances Ethel Gumm) torna a far breccia nell’immaginario collettivo attraverso la sapiente bravura di una strepitosa Renée Zellweger, che per questo ruolo ha vinto il premio Oscar. Da leggenda vivente a stella cadente, la dolce e tormentata Judy ci ha lasciato davvero moltissimi insegnamenti.
Judy Garland: le 5 lezioni per noi donne
Forse non lo sapete, ma noi donne dobbiamo molto a Judy Garland e ai suoi film. Un esempio? Nella mitica pellicola de Il mago di Oz, con quel tripudio di lustrini che sfoggiava ai piedi, le famigerate scarpette rosse, ha insegnato a tutti i suoi compagni di avventura (e anche a noi) che dobbiamo credere in noi stesse e nelle nostre capacità e qualità. Vi sembra poco?
Chi trova un amico trova un tesoro
Inoltre, forse non sapete che la massima «Chi trova un amico trova un tesoro» è tratta proprio dal musical di Victor Fleming e la pronuncia Dorothy-Judy mentre percorre il sentiero di mattoni gialli scappando dalla perfida strega dell’Ovest.
Non mettere mai un uomo su un piedistallo
Un’altra lezione che ci ha lasciato è quella di non mettere mai un uomo su un piedistallo perché rischi che cada e ti faccia male tu al posto suo: «Se idealizzi un uomo, rischi di innamorati di un miraggio» diceva Judy nel film del 1948 Il pirata. Quante di noi si sono trovate ad “interpretare” una giovane e romantica ragazza che crede nel “pirata” dei suoi sogni per poi ritrovarsi deluse? Incontriamoci a Saint Louis – forse le più giovani si ricorderanno una citazione in Sex and the City (il film) – è un mix eccellente, oltre che attualissimo, di femminismo e sorellanza, tema che la Garland ha affrontato frequentemente nei suoi film.
Sii la migliore versione di te stesso
Anima fragile stroncata (come altre star) troppo giovane da un’overdose di barbiturici, ha fatto nostra la frase più instagrammata di sempre: «Sii la versione originale di te stesso, non la brutta copia di qualcun altro»
Non cambiare mai per compiacere gli altri
Non dimentichiamo infine il film È nata una stella: la pellicola con cui la Garland ha confermato a tutti noi che nella vita è bene «Non cambiare mai chi sei per compiacere gli altri», che devi sempre «Fidarti del tuo istinto» e che «Il denaro non fa la felicità». Certamente non ha fatto la sua.
Judy Garland: la sua vita, Liza Minnelli e la morte a 47 anni
Nel remoto caso in cui finora non aveste mai sentito parlare di questa grande attrice (e leggendo vi sia venuta voglia di conoscerla meglio) oggi vi spieghiamo chi era davvero Judy Garland e perché ha imparato a sue spese il lato oscuro della celebrità. Secondo l’American Film Institute la Garland si trova ancora oggi all’ottavo posto della classifica delle più grandi stelle del cinema. Pensate che la sua carriera ha inizio alla tenera età di 3 anni insieme al terzetto musicale formato insieme alle sorelle. A 12 anni firma il suo primo contratto con la MGM, che nel 1939 la porta ad atterrare nell’Olimpo Hollywoodiano nel ruolo di Dorothy ne Il mago di Oz. Poi, l’incontro con uno degli uomini più importanti della sua vita: Vincente Minnelli che la dirige in Incontriamoci a St. Louis e che la sposa rendendola madre di Liza – avete presente Liza Minelli? Proprio lei!. Arrivano gli anni Cinquanta costellati dalla fine del suo matrimonio con Minnelli, da una seconda e decisamente burrascosa unione con Sidney Luft, dalla dipendenza da alcool e farmacie dal licenziamento dalla Metro Goldwin Mayer. Ma nel 1954 come protagonista di È nata una stella si prende la sua rivincita conquistando un Golden Globe e una nomination all’Oscar. Da allora però la Garland ha intrapreso una parabola discendente ed è morta a 47 anni nella sua casa di Londra, nel quartiere di Chelsea, dove viveva con il quinto marito.