Kaia Gerber è una delle modelle più apprezzate degli ultimi anni e nel momento in cui scriviamo sta sfilando sulle passerelle dell’Alta Moda parigina. Alta, magrissima e falcata da top, sfila e lavora come modella da quando aveva solo 10 anni e ha posato per la campagna di Versace Young. Poi sono arrivate le copertine di Teen Vogue e Pop Magazine e il debutto sulle passerelle di quegli stilisti che aveva sempre sognato da bambina quando “giocava” a sfilare a bordo piscina per imitare la mamma. Già, perché la mamma della bella Kaia Jordan è una tal Cynthia Ann Crawford, conosciuta da tutti come Cindy: avete presente la top model sogno proibito, grazie a cosce e neo, di tutti gli uomini e le donne tra gli anni Ottanta e Novanta? Kaia è cresciuta emulando la madre sui suoi tacchi a spillo. E continua a farlo. Ma anche se la 18enne in soli tre anni ha già raggiunto quasi metà del patrimonio di 100 milioni di dollari della Crawford, Kaia non sarà mai Cindy.
È uno schianto davvero e, Pete Davidson a parte (il fidanzato che ha fatto impazzire mamma e papà per quasi sei mesi), Kaia è anche una ragazza giudiziosa «Vado a scuola e lo studio viene prima di tutto. Il lavoro mi piace così tanto che non mi sembra di neanche lavorare», racconta la modella. Ma per quanti sforzi faccia, non c’è foto in cui risulti più interessante del riflesso di mamma Cindy: la fotogenia si eredita, il mestiere si può anche imparare, e bene o forse meglio, ma l’irripetibilità è un accidente.
Fino a qualche decennio fa le madri facevano le madri e le figlie, tra mille opportunità, dovevano per forza di cose essere “migliori” della generazione precedente. Solo che avevano la “divisa” della mezza età, i mezzi tacchi, le mezze code, le mezze lunghezze, e perfino le mezze bellezze. Insomma le nostre madri non si sarebbero mai sognate di indossare gli shorts a 40 anni con le All Star per uscire con noi. Anche perché se lo avessero fatto, noi figlie le avremmo guardate con un mix di sdegno e compatimento.
Oggi invece è proprio il Web, il mezzo più amato dai Millenials a decretare la vittoria dei Perrenials: e Cindy Crawford batte Kaia Gerber 1-0. Può indossare le perle oppure il chiodo, i jeans o il tailleur, i tacchi o le sneakers ed essere presa sul serio da donne di tutte le età. Insomma anche il mito è “perennial”.