Kate Middleton si appresta ad entrare negli “anta”. Il 9 gennaio spegne infatti 40 candeline e, con questo traguardo, si avvicina sempre più il momento in cui salirà al trono britannico. Eppure sembra ieri che, fresca dei suoi vent’anni, incontra il suo bel principe biondo dagli occhi azzurri, facendogli perdere la testa. Dal Berkshire a Windsor però non è stato sempre tutto rosse e fiori e la sua pazienza è stata più volte messa a dura prova con un lunghissimo (dieci anni) fidanzamento, e molti tira e molla da parte di William: non perché non fosse innamorato di lei, anzi, ma proprio perché conscio del fatto che quella ragazza “di campagna” dagli occhi verdi, approdata poco casualmente alla stessa università scozzese, sarebbe diventata un giorno la sovrana di una nazione come la Gran Bretagna.
Così, “Waity Katie“, come era stata ribattezzata poco carinamente dalla stampa britannica, ha pazientemente aspettato che i tempi fossero maturi restando nell’ombra e poi ha fatto breccia non solo nel cuore di William, ma anche in quello di Carlo, della Regina Elisabetta, dello scomparso (e difficile) principe Filippo. E dei sudditi di Sua maestà, ovviamente, che oggi adorano tanto quella sua semplice (anche se studiata) discrezione e quella grazia innata che le fanno interpretare alla perfezione il ruolo di moglie del futuro Re. Un compito non semplice se si pensa che dovrà sempre fare i conti con Elisabetta II che siede sul trono da (quasi) settant’anni. Sarebbe complicato per chiunque riuscire ad emergere, con eleganza, al cospetto di una regnante in carica praticamente da sempre. Ma Catherine, come la chiama William, ce l’ha fatta, dimostrando, negli anni, di non avere fretta, ma certamente di avere le idee chiare.
Kate Middleton è riuscita quindi ad abbracciare con calma e lucidità quella vita di Corte che stava invece tanto stretta a Lady Diana prima, e a Meghan Markle poi. Ma la felicità odierna della Duchessa di Cambridge è anche merito del marito che ha saputo starle accanto e sostenerla nel suo ruolo, giorno dopo giorno, spronandola a fare meglio e rendendole meriti e onori di un “lavoro” tanto ammirato e agognato dai comuni mortali, quanto sottoposto a continue pressioni. Come amava ripetere il Duca di Edimburgo: «È dura la vita del principe consorte». Il maggiore dei fratelli Wales ha “scelto” quindi il modello della nonna a cui ispirarsi, al contrario di Harry che, invece, ha voluto accanto a sé una donna simile a mamma-Diana: sentimentale, determinata ma anche insofferente all’etichetta – come se sposare uno degli eredi al trono o un attore di Hollywood fosse la stessa cosa!
Catherine ha capito subito che essere istituzionale era il fattore più importante per la Monarchia. Anche se moderna. Così, lei, che da “borghesuccia” figlia di assistenti di volo (poi commercianti e infine imprenditori) ha studiato con impegno e dedizione per diventare la perfettissima moglie dell’erede al trono, si merita oggi, a 40 anni, la promozione cui anela da sempre: diventare Regina.