Hanno fatto scalpore le dichiarazioni dell’attrice di Titanic Kate Winslet: in un’intervista a The Sunday Times ha infatti rivelato che «A Hollywood gli attori sono costretti a nascondere la propria omosessualità» e sono spaventati dal fatto che la loro sessualità potrebbe essere rivelata ostacolandone, in qualche modo, la carriera e impedendo loro di ottenere ingaggi per interpretare personaggi eterosessuali. «Non saprei dire quanti giovani attori io conosca, alcuni famosi, altri agli esordi», continua la Winslet lasciando intendere che potrebbero essere molti e denunciando di fatto quello stesso mondo fatto di lustrini e paillettes che porta avanti con orgoglio progetti come la campagna #MeToo. Da una parte quindi un movimento femminista contro le molestie sessuali e la violenza sulle donne, dall’altra invece una mentalità retrograda e ancorata a vecchi stereotipi secondo i quali se un attore è gay non può interpretare la parte di un eterosessuale.
«Dovrebbe essere illegale tutto questo», conferma l’attrice premio Oscar rivelando una vicenda sconcertante. «Un attore molto famoso ha appena preso un agente americano che gli ha detto: “Capisco tu sia bisessuale, ma non pubblicizzerò la tua sessualità”». Insomma l’ostracismo di Hollywood nei confronti degli omosessuali (maschi) è un fenomeno vivo e molto diffuso. «Io non voglio condurre un attacco personale nei confronti di Hollywood, ma mi piacerebbe che si parlasse dei giovani attori e vorrei che per loro ad Hollywood ci fosse meno giudizio, meno discriminazione, meno omofobia», ha confermato Kate Winslet.
Già in passato, l’attore Rupert Everett aveva avuto il coraggio (a spese della sua carriera) di denunciare questo tipo di atteggiamento: «Se lavori nel cinema, un mondo aggressivamente eterosessuale e sei gay, prima o poi finisci con lo scontrarti con un muro di mattoni», aveva spiegato l’attore britannico che all’apice della sua carriera aveva deciso di rendere pubblica la propria omosessualità. Da allora per lui sono arrivati solo ruoli gay. Erano gli spumeggianti anni Novanta ma, da allora, sembra essere cambiato ben poco. E oggi come ieri, rivelare le proprie tendenze sessuali, nel mondo dello spettacolo, può rivelarsi tremendamente controproducente.
Kate Winslet, che è tra le protagoniste di “Ammonite”, il film che narra le vicende della paleontologa Mary Anning e della sua relazione con la geologa Charlotte Murchison, ha espresso un desiderio al termine della sua intervista. Un desiderio condiviso da molte amiche celebrity che hanno nelle ultime ore appoggiato le sue idee: «Spero venga presto il momento in cui diventi automatico per gli attori gay ottenere ruoli da etero».