Difficile riuscire a vedere nella trasgressiva e camaleontica Kristen Stewart la Lady Diana che ha incantato il mondo con le sue doti umanitarie negli anni Novanta. Ecco perché la notizia che la 30enne attrice californiana interpreterà il biopic “Spencer” diretto da Pablo Larrain sta facendo molto discutere. Soprattutto i social che, come sempre, si sono schierati senza mezze misure, chi con l’eroina della saga di Twilight amata proprio per la sua spregiudicatezza e il suo coraggio nell’affermare se stessa e le proprie scelte, chi invece con la Principessa del popolo prematuramente scomparsa in un incidente stradale a Parigi il 31 agosto del 1997.
Fisicamente non hanno molto in comune: una minuta e alta poco più di un metro e sessanta, l’altra muscolosa con il fisico scolpito da anni di sport, danza, tennis e nuoto, per quasi un metro e ottanta di altezza. Già questo sembrerebbe uno scoglio difficile da superare ma sappiamo bene come la finzione riesca efficacemente ad essere persino migliore della realtà. Ce l’ha dimostrato Naomi Watts nel film “La storia segreta di Lady D”. In ogni caso, chiunque si cimenti nell’interpretazione della Principessa di Galles non sarà mai considerato all’altezza dell’originale. Sì, perché il personaggio più “tragico” dei media inglesi, si era costruita nel tempo un guscio sicuro (o almeno questo era quello che si pensava) di popolarità e appeal che oggi, a più di vent’anni dalla morte, è ancora difficile smantellare nonostante le mille fragilità di cui nel frattempo siamo venuti a conoscenza.
Ed è forse proprio a queste fragilità e alle debolezze che accomunano le due donne – all’assaggio di quella vita da giovane diva con la stampa che la perseguitava dopo il successo della saga di Twilight – che ha pensato il regista cileno Pablo Larraín quando ha affidato all’intrigante Kristen Stewart il ruolo di di Lady Diana nel film che girerà l’anno prossimo. «Kristen può essere molte cose, e può essere molto misteriosa e molto fragile e in definitiva anche molto forte, che è ciò di cui abbiamo bisogno. La combinazione di quegli elementi mi ha fatto pensare a lei. Il modo in cui ha risposto alla sceneggiatura e come si sta avvicinando al personaggio, è molto bello da vedere. Penso che farà qualcosa di sbalorditivo», racconta il regista a Deadline.
La storia si concentrerà in pochi cruciali giorni, durante le vacanze di Natale, nei primi anni ’90, nella tenuta di Sandringham, nel Norfolk, in Inghilterra, dove l’intera famiglia Windsor da sempre passa le feste. In quei tre giorni la principessa del Galles decise che il matrimonio con Carlo era arrivato al capolinea e cominciò a ripensare alla propria vita. «Il film si concentrerà sulla voglia di ritrovare se stessa, di capire che forse la cosa più importante per lei era stare bene e stare con se stessa e da sola. Ecco perché il film si intitola “Spencer”, che è il cognome che aveva prima di incontrare Carlo. E sarà molto contenuto nel tempo, ambientato in alcuni specifici giorni a Sandringham. Hanno trascorso il Natale lì per molti anni ed è lì che abbiamo ambientato il film nei primi anni ’90, intorno al 1992, non abbiamo specificato. I tre giorni comprendono la vigilia di Natale, il Natale e Santo Stefano. Solo tre giorni in cui comprendiamo cosa farà della sua vita».
E conclude: «La mia generazione è cresciuta con un’idea molto precisa di quella che è una favola», ha sottolineato Larraín, «Di solito, il principe trova la sua principessa, che diventa la sua sposa e, poi, la sua regina. Quando la principessa di turno decide di non voler diventare regina, ma di essere solo se stessa, la favola finisce. Ho sempre pensato che è una decisione dura da prendere. Sarà il cuore del mio film».
Ora tocca a voi sfogliare le gallery e dirci se quella di Kristen Stewart è stata o meno una buona scelta per rappresentare Lady Diana. Spencer.