Rigore, compostezza, totale rispetto del protocollo. La principessa Anna è intransigente quando si parla di tradizioni regali e a corte non intende sgarrare. Ecco svelato il motivo per cui non stringe mai la mano alla gente…
La principessa Anna non stringe la mano: scortesia o protocollo?
Forse lo avrai notato anche tu: nelle uscite pubbliche Anna, la seconda figlia della compianta regina Elisabetta, non stringe la mano a nessuno. Gesto di scortesia o regola da rispettare? La seconda opzione, naturalmente. Ebbene sì, perché anche se vedi spesso William e Kate abbracciare i sudditi, stringere le mani alla folla e persino scattare qualche selfie con chiunque glielo chieda, il protocollo di corte dice ben altro. Anche il fratello maggiore, re Carlo III, in pubblico appare particolarmente disponibile e non nega mani o sorrisi. La principessa Anna, invece, è di tutt’altra opinione.
Mentre re Carlo pensa a snellire la monarchia, la sorella minore resta fedele alla tradizione ed è così che si spiega perché la principessa è restia alla stretta di mano.
È lei stessa a fare chiarezza nel documentario “Queen of the World”, uscito nel 2018: «Noi non stringiamo mai le mani. La teoria era che non avremmo potuto stringere le mani a tutti, quindi meglio non iniziare proprio. Io mi attengo a quello, ma vedo che gli altri non lo fanno».
Tradizioni, frecciatine e mezze verità
Le dichiarazioni della principessa Anna sono forse delle frecciatine indirizzate al nipote William o ad altri parenti? I tempi però sono cambiati e già sua madre cercava di adattare la monarchia alla contemporaneità. A prendere la sua eredità ci pensa il primogenito, Carlo III, che manifesta da sempre una grande attenzione per l’ambiente. Lo stesso fa suo figlio William, sempre disponibile e vicino alla gente comune. Anche la moglie, Kate Middleton, non si fa problemi a riciclare abiti e accessori, riuscendo a essere impeccabile in qualsiasi occasione. E poi c’è la principessa Anna, secondogenita della regina Elisabetta e del principe Filippo, che pare continui a difendere a spada tratta le tradizioni più radicate della monarchia britannica.
«Mi sembra che sia diventato un esercizio di stretta di mano, piuttosto che una passeggiata, se capite cosa intendo», aveva aggiunto, mostrandosi anche contraria alla moda dei selfie. «I telefoni sono già abbastanza brutti, ma gli iPad non lasciano neanche intravedere le loro teste. Non sai con chi stai parlando. È strano, perché le persone non credono di aver vissuto davvero un evento a meno che non abbiano scattato delle fotografie. Anche quando sei proprio di fronte a loro», commentava la principessa.
La posizione ferrea della sorella del re sembra difficile da scalfire ed è pressoché impossibile pensare che possa cambiare il suo punto di vista. Restare rigidamente ancorato alla tradizione fa parte del gioco se sei un membro reale, ma è impossibile essere indifferente ai tempi che cambiano. Non solo: mostrarsi vicino alla gente comune umanizza chi ci appare così distante da noi, come un re, una regina, una principessa o un principe. Per farlo basta poco: una stretta di mano, per esempio. C’è però un altro risvolto della medaglia: la sorella del re non ha torto quando osserva una digitalizzazione predominate, in una società in cui scattare foto o fare qualche ripresa sembra più importante del momento stesso, che si rischia di farsi scivolare addosso senza viverselo appieno. E affaccendati con lo smartphone tra le mani, ci dimentichiamo di assaporare l’attimo che fugge.