Simone Biles è tornata, ed è più forte che mai. L’atleta statunitense ha stravinto i Trials americani e si è aggiudicata la partecipazione all’Olimpiade di Parigi. Dunque, gareggerà ai Giochi olimpici per la terza volta. Non male se si considera che, dopo il suo ritiro da Tokyo 2021, in tanti consideravano la sua carriera finita.
A Parigi per vincere l’oro
Ma Simone Biles è una che non molla. Mai. La ginnasta ha concluso i Trials americani totalizzando 117,225 punti e lasciando la prima inseguitrice a più di cinque lunghezze di distacco. A Parigi cercherà di mettersi definitivamente alle spalle la delusione vissuta in Giappone e cercherà, invece, di replicare quanto fatto a Rio nel 2016, quando vinse quattro medaglie d’oro.
Simone Biles: “Sapevo che non era finita”
“Sapevo che non avevo finito dopo le gare di Tokyo”, ha detto Simone Biles dopo che si è aggiudicata la partecipazione all’Olimpiade di Parigi, “tornando in palestra e avendo fiducia negli allenamenti con il mio team, sapevo che sarei tornata”. Poi ha aggiunto: “Non mi fidavo di me stessa per fare ginnastica. Sapevo che sarebbe successo se avessi ripreso ad allenarmi, ma era davvero difficile fidarmi di me stessa. La parte mentale è stata più dura di quella fisica”.
La docu-serie su Simone Biles
La campionessa, infatti, era stata costretta a ritirarsi dall’Olimpiade di Tokyo proprio per un problema psichico. Per lei, che era ritenuta il volto dei Giochi olimpici in Giappone, era stato un brutto colpo, che oggi racconta anche in una docu-serie su Netflix dal titolo Simone Biles Rising: verso le Olimpiadi.
Diretto da Katie Walsh, il documentario regala uno sguardo intimo alla donna che si cela dietro la campionessa di ginnastica artistica. E mostra il lato oscuro della sua vita, facendo capire quanto la salute mentale giochi un ruolo fondamentale nella quotidianità degli atleti e quanto, nello sport come nella vita, spesso le cose non vadano come avevamo previsto.
La risalita non è stata facile
Nel caso di Simone Biles, il pubblico l’ha vista crollare a Tokyo. Ritirarsi dalla competizione. Ma la ginnasta non si è arresa. Invece, ha lavorato duramente per affrontare i traumi del passato, accettare la nuova situazione e ritrovare il benessere. Non è stato facile: ha dovuto rimonciare dall’inziio, dalle fondamenta della sua vita psichica e sportiva. Ma alla fine si è rialzata e a Parigi promette di stupirci.