Ha da sempre suscitato sentimenti contrastanti tra i sudditi di Sua Maestà, Camilla Parker Bowles, 75 anni, seconda moglie di Carlo III.
Una donna che ha faticato anni per rompere la barriera di diffidenza dei media e di quella parte dell’opinione pubblica rimasti legati alla memoria di Lady Diana.
Il passo avanti di Buckingham Palace
Invisa ai più per la vicinanza al principe di Galles, che in lei vedeva la rovina della sua famiglia, l’ex duchessa di Cornovaglia ha tuttavia conquistato con il tempo il cuore di larga parte dei sudditi inglesi. E pure quello di Elisabetta II, che nel febbraio dello scorso anno le promise lo status di “regina consorte” quando suo figlio Carlo sarebbe diventato re. Ora però Buckingham Palace sembra poter andare oltre.
Secondo il Daily Mail, il primo segnale è arrivato la scorsa settimana quando Camilla ha lanciato la “Queen’s Reading Room” – senza la parola “consorte” – aggiornando il nome del suo ente di beneficenza, la Duchess of Cornwall’s Reading Room.
Titolo “ingombrante”
Presto, secondo il tabloid britannico, cambierà anche il registro ufficiale della Royal family: “A Palazzo si pensa che il titolo di ‘regina consorte’ sia troppo ingombrante. E potrebbe essere più semplice per Camilla essere conosciuta come la Regina quando sarà il momento giusto”, ha riferito una fonte ben informata.
D’altra parte lo staff reale già si rivolge a Camilla chiamandola regina. E diversi altri giornali d’Oltremanica, il “Times” o il “Telegraph” ad esempio, hanno da tempo sostituito il titolo di “regina consorte Camilla” con quello di “regina Camilla”.
I casi delle “regine consorti”
I funzionari di Buckingham Palace hanno esaminato i precedenti, compresi i titoli utilizzati per la moglie di re Giorgio VI, nonno di Carlo. In quanto regina non regnante, Elizabeth Bowes-Lyon (moglie di Giorgio VI) era tecnicamente “regina consorte”, ma in pubblico era nota semplicemente come regina Elisabetta. Dopo la morte di re Giorgio nel 1952, e l’ascesa al trono di Elisabetta II, venne riconosciuta come Regina Madre.
Allo stesso modo, quando la regina Vittoria morì e le successe suo figlio Edoardo VII, sua moglie passò da principessa del Galles a regina Alexandra, senza l’uso del termine “consorte”. Identico discorso per Mary di Teck, moglie di re Giorgio V.
Da “regina consorte” a regina: cosa cambia?
Il passaggio dallo status di “regina consorte” a quello di “regina” non porterà ad alcun cambiamento sostanziale allo status di Camilla. Ne trarrà giovamento solo la sua immagine, come spiega il Telegraph, secondo il quale “lo staff di Buckingham Palace vuole rimuovere il termine ‘consorte’ dal titolo di Camilla” anche “per allinearla alle mogli dei re che l’hanno preceduta nei secoli”.