Il 24 marzo esce nella sale il film Spencer, con Kristen Stewart nei panni di Lady Diana. Lady Diana è stato ed è tutt’ora uno dei personaggi più influenti della storia del costume del XX secolo. Pochi anni alla Corte di Sua Maestà la regina Elisabetta – dal luglio 1981, anno del suo matrimonio con l’erede al trono Carlo fino al 31 agosto del 1997, giorno della sua scomparsa nel tragico incidente sotto il ponte dell’Alma a Parigi – sono bastati per dettare legge nel mondo della moda, rivoluzionando le regole di quello che era considerato uno dei più rigidi protocolli reali. La principessa del Galles ha spianato la strada a tutte le moderne duchesse.
Quando Lady Diana ci ha lasciato aveva solamente 36 anni, eppure il suo stile e lo ricordiamo (e copiamo) ancora oggi. Sì, perché era in grado di comunicare grazie a un abito – e non parliamo solo dei vestiti che sfoggiava nelle occasioni ufficiali, ma anche di quello street style super paparazzato di cui è stata pioniera – un gioiello e persino all’acconciatura. La sua chioma corta e dorata negli anni ha contribuito a renderla una vera e propria icona. Il suo ormai leggendario pixie cut non è mai stato rivoluzionato nel tempo, ma semplicemente adattato all’epoca: prima con un “va-va-voom” voluminoso, “laccato” e phonato, poi minimal e più incisivo, segno della sua voglia di prendere le distanze dall’etichetta di Buckingham Palace.
Sam McKnight, il coiffeur storico di Lady Diana, che tutte le settimane si presentava puntualmente a Palazzo, per ottenere quel volume perfetto e quelle onde studiate ad arte, ha spesso raccontato come la principessa non amasse sperimentare troppo in fatto di capelli.
Solo in un’occasione si è lasciata tentare dal wet look. Era il 1995 e Diana è apparsa ai Council of Fashion Designers Awards di New York in abito Versace e chioma “ingellata” «Stava benissimo anche quando usciva dalla palestra con i capelli appena lavati e bagnati. Quindi ho pensato di riproporre quello stile per un evento pubblico. Ed è stato un successo», ha affermato l’hairstylist. E non è stato l’unico a suscitare consensi.
Ecco i sei iconici look che Treatwell ha deciso di riproporre a pochi giorni dall’uscita nelle sale di Spencer, il film biopic sulla principessa del Galles interpretata da Kristen Stewart per il cui ruolo ha ricevuto la candidatura all’Oscar.
La frangia sfilata del Royal Wedding
Nei mesi del fidanzamento con Carlo, il look di Diana è quello tipico ma sofisticato di una ragazza inglese appena ventenne: sporty chic e sbarazzino, forse anche per merito del taglio medio corto con frangia sfilata, perfetta per incorniciare il suo viso giovane, ancora ovale e un po’ “paffuto”. Per il “Wedding of the century” come è stato poi ribattezzato il matrimonio di Carlo e DIana, il caschetto rimane XS con il ciuffo appena spostato di lato e più pieno.
Un wispy bob mosso e vaporoso
Nel pieno degli anni 80, Lady Di si mostra all’ormai conquistata opinione pubblica con quello che diventerà il taglio simbolo di quell’era: il wispy bob, un pixie voluminoso e mosso spazzolato all’indietro creato con i bigodini per onde iper definite e scenografiche.
La passione per gli accessori
Indimenticabili i dettagli come i fiori di seta, l’iconica fascia sulla fronte in stile anni 40 con rilettura punk e il fermaglio a forma di stella glitterato. Tutti supplementi volti a impreziosire una chioma dal colore già di per sé unico: il biondo cenere naturale. Negli anni 80 la base dorata veniva valorizzata con colpi di sole.
Il pixie cut dei Novanta
Il pixie cut è il taglio sbarazzino e dal gusto un po’ garçonne che ha coronato l’immagine della donna elegante e mai snob che era Diana.
Flipped hairstyle per stupire
Taglio corto con punte all’insù ed effetto bagnato sono i look sfoggiati dalla principessa dopo aver chiuso un capitolo importante della propria vita segnato dal divorzio. Due stili piuttosto sovversivi per quegli anni, soprattutto nella Royal Family, ma molto glam e quindi ideali per la sera.
Carré liscio con frangia alla francese
Le ultime immagini prima del triste addio ritraggono Diana con un mini caschetto con frangia, una capigliatura di un’eleganza senza tempo, merito delle lunghezze extra corte ad altezza mandibola e del ciuffo ordinato. Fa subito bon ton, e infatti rientra nella famiglia dei bob alla francese, il taglio dall’apparenza messy ma in realtà studiato nei minimi dettagli.