Piccole principesse crescono. E vanno al college. Sua Altezza Reale la Principessa Leonor delle Asturie, la futura Regina di Spagna per intenderci, ha salutato commossa i suoi genitori e la sorella, ed è partita per il Galles per frequentare l’UWC Atlantic College. Ma è in buona compagnia, perché quest’anno è stato annunciato un altro illustre ingresso nel prestigioso ateneo: anche la coetanea Alexia dei Paesi Bassi, seconda figlia del Re Willem Alexander e della Regina Maxima d’Olanda, ha scelto lo stesso istituto per continuare la propria formazione.
Le due principesse sono state entrambe fotografate all’interno dell’United World College e, siamo certe, i loro scatti finiranno nella bacheca di tutti i più famosi personaggi (da Nelson Mandela, alla regina Noor di Giordania, da re Guglielmo Alessandro alla principessa Raiyah bint Al Hussein) usciti dalla struttura che segue, ancora oggi, il metodo educativo del professor Kurt Martin Hahn – pedagogista tedesco considerato tra i padri dell’outdoor training – che fondò la scuola nel 1962.
Il “metodo Hahn” si propone di insegnare ai ragazzi come affrontare la vita reale (in tutti i sensi) così che possano vedere il risultato immediato delle loro azioni nella società. L’educatore credeva infatti che la scuola dovesse portare a una preparazione alla vita senza essere necessariamente solo una porta verso l’università. Le idee di Hahn, basate sul metodo platonico, prevedono che la scuola debba dare agli studenti le conoscenze necessarie per poter essere davvero impattanti e rilevanti nel mondo da subito.
Stessa linea della Schule Schloss Salem, dove ha studiato Sofia di Grecia, nonna di Leonor, e dell’ormai mitica (grazie a The Crown) Gordonstoun, che ha visto tra i suoi allievi Carlo d’Inghilterra, Filippo duca di Edimburgo e Costantino di Grecia, zio di Felipe VI. A quanto pare, una strategia vincente che sembrerebbe ideale per formare re e regine.
Leonor e Alexia si uniranno a una corte di 360 studenti «selezionati per la loro mentalità, attitudine e genuina passione per servire la società». Studieranno le più classiche materie scolastiche per la «maturità internazionale» insieme a una «partecipazione attiva ai servizi sociali, allo sport, agli spettacoli, al teatro, alla filosofia e all’arte, al dialogo e al dibattito sugli affari globali dove diversità e inclusione sono i principi fondanti».
Il tutto immerse nella splendida cornice del Castello del XII secolo di St. Donat che si trova nei pressi di Cardiff.
Nato appunto negli Anni Sessanta per colmare le divisioni sociali, nazionali e culturali causate dalla Guerra Fredda, oggi, quasi 60 anni dopo, l’UWC ha oltre 18 campus in quattro Continenti, che istruiscono oltre 10.750 studenti all’anno provenienti da oltre 150 Paesi. Per la modica cifra di 67mila Euro!
Perché portare la Corona ha il suo prezzo.