Il nuovo album di Levante Opera Futura
Levante, dopo la partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Vivo, ha pubblicato il suo nuovo album Opera Futura. In questo video, un piccolo assaggio di backstage in cui, tra registrazioni e momenti di serena quotidianità, si intravede la figlia, Alma Futura, che ha compiuto un anno il 13 febbraio 2023.
Levante al cinema
La voce di Levante si può ascoltare anche al cinema dal 23 febbraio, con il brano “Leggera” nel film Romantiche di Pilar Fogliati: il ritratto affettuoso e ironico di quattro giovani ragazze molto diverse tra loro che, con le loro insicurezze, paure e desideri, cercano di farsi largo nel mondo.
Il film segna il debutto alla regia di Pilar Fogliati che lo ha interpretato e anche scritto, insieme a Giovanni Veronesi e Giovanni Nasta, e vanta le musiche originali firmate da Levante che ha curato l’intera colonna sonora ed è presente anche con un piccolo cameo.
Appuntamento il 27 settembre a Verona
Il 27 settembre Levante si esibirà per la prima volta all’Arena di Verona con i brani del nuovo album e le hit che hanno costellato la sua carriera.
Levante e la depressione post partum
A Levante va il riconoscimento di aver portato sul palco di Sanremo, dopo la gravidanza, la depressione post-partum.
Della depressione post partum non si parla abbastanza
«Dopo il parto non riuscivo a controllare il mio corpo né dal punto di vista fisico né psichico: ero in balia degli ormoni». Così Levante raccontava alla rivista Grazia della depressione post-partum, avuta nei mesi successivi alla nascita della primogenita Alma Futura, che compie un anno il 13 febbraio 2023. La cantautrice, legata al compagno Pietro Palumbo, ha portato alla luce uno stato d’animo complesso che accomuna moltissime donne, del quale però non si parla ancora a sufficienza. «È qualcosa di cui non si parla abbastanza, non hai il controllo delle emozioni, hai continui alti e bassi. Prima di rimanere incinta avevo paura del parto che, invece, è stata un’esperienza meravigliosa. Ma del post parto nessuno mi aveva raccontato nulla, ed è stato buio».
Levante e la nascita della figlia
«Subito dopo la nascita di mia figlia avevo bisogno di rimettermi a scrivere, a suonare. Avevo bisogno di sentirmi utile per me stessa, perché amo lavorare. In quel momento mi sentivo bloccata in un ruolo speciale, quello di madre, ma non mi bastava. Le emozioni oscillavano: ero felice, ma anche triste. E non bisogna aver paura di ammettere che non è solo un periodo di gioia. Succede a tante donne». Levante rientra nel 10-15% delle neomamme che, dopo il parto, va invece incontro alla depressione. Un’instabilità emotiva che Claudia, una delle cantautrici italiane più amate e seguite sui social, descrive bene quando parla di “emozioni altalenanti”, della gioia immensa che le ha portato la sua bambina Alma Futura e al tempo stesso della profonda solitudine che sentiva nei mesi successivi al parto.
La solitudine di molte neomamme
«Tutti mi dicevano: “Non ti preoccupare, è solo il momento di accogliere la vita. Poi tutto torna come prima, ma da fuori è facile dirlo: quando senti il tuo corpo trasformarsi, non è detto che tu sia pronta ad accettarlo”. La fase di gioia si alterna a dei momenti di buio molto profondo, in cui le donne hanno bisogno di non essere lasciate sole… dopo il parto abbiamo bisogno di supporto». La testimonianza di Levante si somma a quella di moltissime altre donne, abbandonate dopo aver partorito, con un piccolo sconosciuto tra le braccia e un enorme carico di aspettative sulle spalle.
La rinascita dopo l’allattamento della figlia
Dopo quattro mesi, Levante ha smesso di allattare la figlia per mancanza di latte e così è rinata. «È stato proprio in quel momento che mi sono ripresa il mio corpo e mi sono sentita di nuovo me stessa e non più solo un contenitore», ammette senza paura la cantautrice. Anche il nuovo look, con il passaggio dal nero corvino all’arancio ginger, risalirebbe proprio a quel periodo di ritrovata stabilità e alla voglia di riprendere il mano la propria vita.
La depressione post-partum a Sanremo
Levante ha portato la depressione post-partum anche a Sanremo, attraverso il brano intitolato Vivo. «Il testo di Vivo recita così: «Addio a tutti i “Dovrei”, a tutti i “Se poi” e a tutti i miei “Perché”. Insomma, un addio anche musicale alle aspettative che la società cala sulle neo-madri e a tutti i sentimenti di inadeguatezza che seguono.
«Ho scritto questa canzone a tre settimane dal parto, ero nel buio totale», ha dichiarato l’artista in un’intervista a L’Espresso, «Oggi il tema resta molto delicato, se ne parla in maniera troppo superficiale. È ancora tabù, come se il senso di colpa prevalesse sul dolore. Non puoi essere triste perché hai vissuto una gioia, hai avuto la fortuna di dare la vita. E invece il periodo che segue il parto è molto complicato per noi donne, devi fare i conti con un corpo che non è più tuo. È diventato una casa».
Grazie alla terapia e alla musica, per Levante «la tristezza non se n’è andata, però non è più nemica».