Clara Sánchez, scrittrice da bestseller

Clara Sánchez ha sempre voluto scrivere, come ci racconta in questa intervista. Ha venduto due milioni e mezzo di copie in Italia, ha vinto i principali riconoscimenti letterari del suo Paese, ci fa riflettere e stare bene con i suoi libri, ama ancora tantissimo questo mestiere entusiasmante e folle e non si è montata la testa.

La scrittrice Clara Sánchez
La scrittrice Clara Sánchez

La scrittrice spagnola Clara Sánchez è la protagonista dell’estate e dell’autunno di Donna Moderna con i suoi 11 bestseller, pubblicati in Italia da Garzanti. Da La meraviglia degli anni imperfetti con cui ha vinto il Premio Alfaguara, che l’ha lanciata al suo longseller Il profumo delle foglie di limone, Premio Nadal, a Le cose che sai di me, Premio Planeta, che chiude la nostra iniziativa.

Una super collana in edicola: i romanzi di Clara Sánchez

Undici romanzi, allegati a Donna Moderna, per passare un’estate e un autunno pieni di letteratura, storie di donne eccezionali, amore. Dal 28 luglio, a richiesta, con il nostro magazine, troverai i bestseller della scrittrice spagnola Clara Sánchez, che ha venduto due milioni e mezzo di copie nel nostro Paese.


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Il profumo delle foglie di limone (dal 28 luglio).

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Cambieremo prima dell’alba (dal 4 agosto).

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L’amante silenzioso (dall’11 agosto).

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Le mille luci del mattino (dal 18 agosto).

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Entra nella mia vita (dal 25 agosto).

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Ecco le prime uscite, da non perdere: Il profumo delle foglie di limone (dal 28 luglio), Cambieremo prima dell’alba (dal 4 agosto), L’amante silenzioso (dall’11 agosto), Le mille luci del mattino (dal 18 agosto), Entra nella mia vita (dal 25 agosto). I romanzi costano 8,90 euro, esclusa la rivista.

Intervista alla scrittrice Clara Sánchez

Clara Sánchez, quando ha deciso di fare la scrittrice?
«Scrivo fin da quando ero bambina. Non mi andava bene il mondo in cui vivevo. La scrittura è un rifugio, un modo per salvarsi, per superare qualsiasi difficoltà. La mia prima agente letteraria è stata mia sorella. Avevo scritto una raccolta di poesie e le chiesi di farla leggere a un suo professore. Mi vergognavo a mostrarla io. Il professore se la cavò facendomi un in bocca al lupo per la mia carriera da scrittrice. Oggi quel libro ce l’ha mio fratello e non vuole restituirmelo. Un giorno entrerò in casa sua e me lo riprenderò».

Come andò con quelle poesie?
«C’era una trasmissione radiofonica in cui leggevano poesie di autori sconosciuti. Ogni mercoledì io e mia sorella aspettavamo che toccasse a me e un giorno accadde. Lessero una mia poesia. Fu una grande emozione, una festa, il mio debutto. Avevo 13 anni. Nel tempo ho avuto agenti di tutti i tipi, sono successe molte cose. Ora faccio tutto da sola».

Come ha fatto a pubblicare, a entrare nel mercato editoriale?
«Scrivevo, scrivevo sempre e mandavo i miei manoscritti a diverse case editrici. Non vivevo nel mondo editoriale. Facevo un altro lavoro. Un giorno mi chiamò un editore dicendo che mi avrebbe pubblicato ma avrebbero dovuto cambiare il titolo del romanzo. Con un misto d’incoscienza e presunzione per la questione del titolo dissi che avrei dovuto pensarci, temendo di avere perso quell’opportunità, che invece andò bene. Diventai ufficialmente una scrittrice».

Che rapporto ha con l’Italia?
«Un rapporto d’amore, mi ha dato tanto. È un Paese che amo tantissimo, ho tanti amici italiani, abbiamo una sensibilità comune. Da quando ho iniziato a pubblicare, circa trent’anni fa, la mia vita si divide tra introspezione e il contatto con le lettrici e i lettori: mi chiudo in casa per scrivere ma faccio anche tour in Spagna e all’estero. Mi piace incontrare chi mi legge, cerco di mandare loro i segnali più luminosi che sono dentro di me».

Nei suoi romanzi ci sono grandi temi, relazioni, sentimenti. Cos’è l’amore per lei?
«La cosa più importante nella vita. Sono cresciuta in una famiglia numerosa, unita, voi italiani potete capire questa sensazione, il calore umano. Tutto quello che una persona impara, lo impara attraverso altre persone, amore, odio, gelosia, generosità, giustizia. L’amore è vitale. La vita senza amore non avrebbe senso».


Scrivo fin da quando ero bambina. La scrittura era la mia fuga dalla realtà. La lettura il mio divertimento


Matera, qualche anno fa. Eravamo insieme. Vediamo una coppia che si era appena sposata. Lei, con la sua ironia, dice: «Poveretti». Il suo è un amore moderno.
«È un sentimento più consapevole. Nei miei libri non troverete la donna che si uccide per amore. Le mie eroine non finiscono così. È fondamentale che questo sentimento ci sia ma se non c’è ci sono tante altre cose importanti di cui occuparsi. Se una donna non trova il grande amore della sua vita, non è morta. E non deve mai essere un freno a mano, non deve mai farci stare male».

Secondo lei qual è il ruolo di una scrittrice oggi?
«Scrivere le cose migliori che può scrivere. Non è necessario essere militanti. Scrivete quello che volete ma siate onesti nel vostro lavoro».

Le piace ancora scrivere?
«Molto. Nonostante la pandemia, ho scritto un nuovo libro, che mi piace tantissimo perché parla del mio mondo, della scrittura, dell’ambiente letterario, gelosie, invidie, competizione. Un settore che conosco da molto tempo sia dal punto di vista professionale sia da quello emotivo. Un thriller sul mondo letterario per scoprire il suo dietro le quinte. Uscirà sempre per Garzanti a fine ottobre e s’intitolerà I peccati di Marisa Salas».