– La sorpresa del passaparola
Quel bar di Tokyo dove il tempo sembra fermarsi
letto da Alessandra Cipelli
Non mi era mai successo di vedere, nel giro di pochi giorni, il libro che stavo leggendo in mano a tante persone: il ragazzo al parco, la mia vicina sul balcone, una studentessa sull’unico treno che ho preso nel 2021. Scelto per caso (la copertina è così serena), non ne avevo mai sentito parlare e solo dopo ho scoperto che, con il passaparola, ha venduto 1 milione di copie in Giappone e 100.000 in Italia. Strano, ma neanche tanto. Perché ci si mette un attimo a scivolare nella quieta atmosfera di quel minuscolo bar di Tokyo dove puoi viaggiare nel tempo per rivivere un momento, uno solo, della tua vita. Scegli tu quale. Ma ci sono delle regole: sapere che quel viaggio non cambierà il presente; tornare indietro prima che il caffè si sia raffreddato, pena restare intrappolati “di là”.
Intorno al tavolino magico si intrecciano le storie di 4 donne. Fumiko è appena stata lasciata dall’uomo che capisce di amare, Kotake sta perdendo la bussola nel suo matrimonio, Hirai sfugge a sua sorella. E poi c’è Kei, la padrona del locale, l’unica alla quale il caffè concederà il salto nel futuro. Sullo sfondo, discreti e indaffarati, si muovono l’impassibile cugina Kazu, Nagare, cuoco e marito di Kei, e il fantasma scontroso di chi non è tornato in tempo da “di là”. Tutto scorre stravagante e rassicurante, come se, finché si è lì, non potesse succedere niente di male. E sta qui la piccola magia del romanzo: alla fine, quella tazza di caffè caldo e profumato serve a ricordarci che importante è il presente, non ciò che ci lasciamo alle spalle. Romanzi e film che arrivano dal Giappone spesso non hanno mezze misure: o incanto o crudeltà. Qui siamo nell’incanto. Al punto che in libreria è arrivato il secondo romanzo di Kawaguchi, Basta un caffè per essere felici. Fosse vero, ma perché non crederci?
Toshikazu Kawaguchi, Finché il caffè è caldo (traduzione di Claudia Marseguerra), Garzanti, € 16,00.