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Gae Aulenti di Annarita Briganti (Cairo Editore)
«Amo le donne che rompono i soffitti di cristallo, che fanno piccole e grandi rivoluzioni, che ci permettono di essere ciò che siamo oggi, anche se c’è ancora tanta strada da fare. Do voce alle donne indocili, libere, che hanno una visione e la seguono, che hanno dei sogni e cercano di realizzarli, che lottano contro le discriminazioni. Dopo i saggi su Alda Merini (2019) e su Coco Chanel (2021), è stato naturale per me, che da sempre mi nutro di arte e cultura, raccontare Gae Aulenti, al centro del mio nuovo libro, terza opera sulle grandi donne. Grandi donne sopravvissute alla Seconda guerra mondiale e a tante altre sfide della vita.
Gae Aulenti. Riflessioni e pensieri sull’Architetto Geniale (Cairo Editore) è la storia vera, pubblica e privata, di una delle massime intellettuali italiane, nata il 4 dicembre 1927 e scomparsa nella Milano che aveva scelto come base il 31 ottobre 2012. Un’avventura nell’architettura, nel design, nel teatro, in giro per l’Italia e per il mondo, che (quasi) nessuno conosce. «L’ha fatto Gae Aulenti?» con la variante all’estero «L’ha fatto un’italiana?»: quante volte ho sentito questi ritornelli mentre facevo le mie ricerche. E, tra le tante cose, c’è anche Gae Aulenti partigiana.
Ho scritto questo libro per recuperare la memoria, per capire il presente e immaginare il futuro, per ricordare e omaggiare le donne che vanno avanti a testa alta. Gae Aulenti, tra le poche laureate in Architettura della sua epoca, insegna a non farci mai tarpare le ali. Se l’avessero discriminata in quanto donna – anche se preferiva farsi chiamare architetto, al maschile – non avremmo avuto il Musée d’Orsay a Parigi, Palazzo Grassi a Venezia, la ristrutturazione di piazzale Cadorna con la scultura Ago, Filo e Nodo a Milano, le Scuderie del Quirinale a Roma, fermate del metrò e piazze a Napoli e tanta altra bellezza. Che ci salverà sempre».
di Annarita Briganti