Secondo un recente studio dell’Università di Boston i genitori smettono troppo presto di leggere le favole con i loro bambini. Un errore, perché i libri, oltre a sviluppare le capacità cognitive dei piccoli, sono un ottimo strumento per affrontare e sconfiggere i loro timori. 1 bambino su 10, infatti, soffre di ansie e paure, secondo le stime dell’Ufficio nazionale di statistica del Regno Unito. Così oltremanica sono stati avviati programmi di prevenzione nelle scuole elementari, che insegnano a gestire le emozioni con tecniche ispirate al buddismo. Un esempio da copiare. «Un tempo c’erano il lupo, l’uomo nero, i mostri. Oggi, invece, le paure sono mutate. Da un lato, ne sono nate di nuove, legate a eventi che hanno avuto un forte impatto mediatico, come gli attentati, le calamità naturali, certi casi di cronaca» commenta Nadia Terranova, autrice di romanzi e libri per l’infanzia, tra cui Casca il mondo (Mondadori).
«Dall’altro, l’atteggiamento iperprotettivo dei genitori amplifica anche le tradizionali, come quella del buio, dell’ignoto, del diverso. Ricordiamoci che la paura è un’emozione primaria, fondamentale per la sviluppo evolutivo dei bambini perché insegna loro a star lontano dai pericoli. Ma oggi gli adulti faticano ad accettarla e, pur di non far soffrire i piccoli, censurano discorsi e letture che possano spaventarli. Così però non li aiutano, ma li privano di strumenti importanti per decodificare la realtà. Un genitore quindi non deve negare le paure e ciò che le provoca: piuttosto spiegare come si può imparare a gestirle, fino a superarle». Ed è qui che entra in gioco il potere dei libri.
Il mondo protetto dell’immaginazione è la palestra migliore dove ci si può confrontare con orchi, lupi, foreste cupe, restando al calduccio nel proprio lettino. «Grazie all’immedesimazione, il piccolo lettore si riconosce nel protagonista, alle prese con la sua stessa paura, e così impara a dare un nome e un senso a ciò che sente dentro di sé. Smette di vergognarsene perché non è l’unico a provare tale sentimento» continua la scrittrice. «Pagina dopo pagina, seguendo le peripezie dei piccoli eroi, scopre come quella situazione può essere affrontata e superata. Fino all’immancabile lieto fine, che ha un effetto catartico: mostra che ogni paura e ogni nemico, lottando, possono essere sconfitti».
I libri da leggere
L’evergreen da riscoprire: Giovannino senza paura di Ermanno Detti (Gallucci) Quella di Giovannino senza paura è una delle storie più belle su questo tema. Il protagonista sembra non aver timore di nulla, finché non scopre di essere terrorizzato dalla sua ombra. Nella nuova versione, pubblicata da Gallucci, le sue gesta vengono narrate da uno dei più grandi autori italiani per l’infanzia, Ermanno Detti, e le illustrazioni sono firmate da un poeta dell’immagine come Emanuele Luzzati: così il messaggio arriva dritto al cuore.
Dai 3 anni: Tobia ha paura di Silvia Selleri (Mondadori) Tobia per la prima volta dorme a casa dei nonni: all’inizio si sente grande, ma quando si ritrova solo, al buio, perde ogni sicurezza e inizia ad avvertire ombre e rumori. La paura svolazza sopra di lui come un pipistrello blu, finché non riesce a scacciarla. Una storia semplice, in cui ogni bimbo di questa età si può identificare: il buio infatti spaventa tanto i più piccoli perché scatena la paura dell’abbandono, il dolore di quel distacco dalla mamma che devono affrontare per compiere i primi passi “da grandi”.
Dai 4 anni: Il lupo è ritornato di Geoffroy de Pennart (Babalibri) Da secoli il lupo nelle fiabe incarna il male. Ma la paura della bestia cattiva si può sdrammatizzare e superare parlandone insieme, come insegnano i divertenti personaggi di De Pennart. Una sera il signor Coniglio non vuole andare a dormire, terrorizzato da una notizia: il lupo è ritornato! Ora dopo ora, alla sua porta bussano i Tre Porcellini, Cappuccetto Rosso, Pierino impauriti dallo stesso nemico. Mentre sono seduti a cena, si ode un ultimo toc toc…
Dai 5 anni: C’è un rinofante sul tetto! di Marita van der Vyver, Dale Blankenaar (Lupoguido) Quando i bambini diventano più grandi, crescono anche gli spettri che turbano i loro sogni. Nel buio molti non intravedono più solo ombre e rumori, ma creature dalle forme strane e inquietanti. Accade così anche a Daniel, in gita dai nonni: non appena le luci si spengono, la sua immaginazione si accende, dando vita a mostruosi animali, come Rinofanti, Coccopotami, Dragoraffe blu, Cervorilla. Ma grazie al sostegno dei nonni, riuscirà a rimettere tutti al loro posto. Mostrando che non c’è mostro che non si possa affrontare e domare, con un pizzico di ironia.
Dai 6 anni: Il Grande Muro Rosso di Britta Teckentrup (Gallucci) In un momento storico in cui si tornano a costruire muri per proteggersi dal diverso, la pluripremiata illustratrice tedesca ci ricorda l’importanza di essere liberi: solo superando le barriere ed essendo curiosi, si può conoscere se stessi e il mondo. Come farà Topino, cresciuto in un villaggio circondato da un gigantesco muro rosso. Nessuno ha mai osato scavalcarlo. Ma un giorno, lui vede un uccello che lo attraversa e decide di seguirlo. Un inno all’avventura e al coraggio, ideale per chi affronta una nuova realtà come la scuola.
Dagli 8 anni: Il signore della notte e i bulli di Philip Osbourne (Curcio) Tutto parte da una storia vera e attuale: una ragazzina benestante viene bullizzata da una compagna più sfortunata, che le rovescia addosso la propria rabbia e invidia. Finché, un giorno decide di reagire, grazie all’aiuto di un demone. Con un mix efficace tra realismo e fantasyhorror, questa avventura affronta in modo divertente ma anche profondo il tema del bullismo, sempre più diffuso già in questa fascia di età.
Dai 10 anni: La notte degli arcobaleni di Giulio Grigioni (Macchione) La foresta è fitta, piena di incognite, mostriciattoli e spiritelli: attraversarla non è facile né raccomandabile. Ma il gruppo di amici undicenni protagonisti di questa fiaba moderna dovrà farlo, per liberarsi da un terribile incantesimo. Ne usciranno vincenti, dimostrando ai lettori che nella vita bisogna osare, cimentarsi a volte in imprese grandi e ardite, anche quando il risultato è incerto. Se si crede in se stessi e si rimane onesti, sinceri e solidali, anche il male più oscuro può essere sconfitto.