1 di 8
IL ROMANZO CHE ALLEGGERISCE
Le piccole libertà di Lorenza Gentile (Feltrinelli)
letto da Patrizia Ruscio

Il nuovo libro di Lorenza Gentile è dedicato a chi crede nei messaggi che l’universo manda per indicare la strada della felicità. La protagonista è Oliva, trent’anni e un futuro che sembra già disegnato: un lavoro precario ma pur sempre un lavoro, una casa, un fidanzato perfetto e adorato dai suoceri con cui sta convolando a nozze. Un giorno riceve un pacco da sua zia Vivienne, una donna anticonformista ed eccentrica. Dentro c’è un biglietto per Parigi, città dove la aspetta per dirle qualcosa di importante. Oliva molla gli ormeggi e parte, ma non immagina che Vivienne non si presenterà all’appuntamento e che mettersi sulle sue tracce significherà entrare a far parte dei tumbleweeds, la strampalata comunità bohémienne che vive in una delle più famose librerie parigine, la Shakespeare and Company. Tra uno snack orientale e un biscottino della fortuna sgranocchiato sulla Senna, Oliva scoprirà un nuovo modo di vivere, più complicato e semplice al tempo stesso, dove al primo posto c’è la realizzazione dei sogni e tante piccole libertà, che sommate ne fanno una grande.
Le piccole libertà è un coinvolgente romanzo in cui l’invisibile intercetta le frequenze di chi decide di ascoltare il proprio cuore. Scorrevole e profondo, piacerà a chi si trova a un bivio esistenziale ed è in cerca di risposte. Non stupitevi se durante la lettura, o immediatamente dopo, vedrete ovunque fenicotteri rosa e tavole da surf. È il daimon del libro che sta parlando alla vostra anima.


2 di 8
IL LIBRO-TACCUINO
Nōto, di Stefania Viti (Gribaudo)
letto da Marina D’Incerti

Se un romanzo è un perfetto compagno di viaggio, un libro-taccuino lo è ancora di più. Nōto (con la prima “o” pronunciata lunga) nel giapponese parlato sta per appunti, ed è il titolo perfetto per questo quaderno prezioso con la copertina elegante e le pagine spesse, che alterna racconti, curiosità e riflessioni sul Giappone a fogli bianchi che invitano a partecipare e completare la lettura con i propri pensieri, disegni, ritagli. L’autrice è Stefania Viti che, come lei stessa racconta, da oltre trent’anni apre uno shōji (la porta scorrevole delle case giapponesi) dopo l’altro sulla cultura di questo affascinante paese, scoprendo che, dopo aver guardato bene in una stanza e pensato di aver capito qualcosa, essa si affaccia su un’altra e un’altra ancora. E così ci accompagna sulle montagne innevate dell’Hokkaidō e nella primavera dei fiori di ciliegio. Ci introduce al galateo delle bacchette, all’eleganza della cucina, all’etichetta del silenzio e del rumore. Nōto è insomma una guida che permette di visitare il Giappone senza partire. E poiché gli amanti di questo Paese sono spesso assoluti fanatici della sua arte e della sua letteratura, dei kanji (i pittogrammi) e dei manga, sapranno di sicuro come riempire le pagine libere del taccuino, creando il più fantastico dei viaggi, quello immaginato e desiderato. In attesa di renderlo vero con una vacanza o semplicemente continuando a sognarlo.


3 di 8
LA BIOGRAFIA STORICA
Il respiro degli angeli di Emanuela Fontana (Mondadori)
letto da Patrizia Ruscio

Tutti conoscono l’Antonio Vivaldi violinista, che con le sue note toccava le corde più profonde dell’animo umano. In pochi, però, conoscono l’uomo che si celava dietro l’artista.
Nato a Venezia nel 1678 in una famiglia povera, Antonio, detto Toni, ha quattro fratelli e una salute precaria: soffre di una malattia respiratoria che lo accompagnerà per tutta la vita ma dimostra fin da giovanissimo un talento innato per la musica. Sarà questa la sua salvezza. È un virtuoso del violino, lo strumento che studia insieme al padre, barbiere e violinista, e ai fratelli Benedetto e Alessandro Marcello. Tuttavia lo stato di indigenza in cui versano lo costringe al sacerdozio. In seminario viene soprannominato il prete rosso, per la sua chioma fiammante, e mentre studia le sacre scritture continua a scrivere e diventa librettista, compositore di concerti e maestro di corte. Alla corte di Mantova incontra l’unica donna importante della sua vita, la cantante Anna Girò, con cui intreccerà una controversa relazione che gli ispirerà il suo capolavoro, Le Quattro Stagioni. Il ritmo intenso de Il respiro degli angeli di Emanuela Fontana, giornalista e guida escursionistica, proietta il lettore in una dimensione storica quasi cinematografica, al punto da renderlo anche spettatore della parabola di vita del compositore, un alternarsi di luci e ombre, trionfi e sconfitte che lo vedono giovane e ambizioso compositore prima e anziano solo poi, a barattare per le strade di Vienna la sua musica sublime per pochi spiccioli.


4 di 8

IL ROMANZO ROMANTICO
Tulipani a colazione di Alessandra Villasco Damiani (Sperling & Kupfer)
letto da Annarita Briganti

Come sa Beatrice, la protagonista del primo romanzo di Alessandra Villasco Damiani, , il primo amore non si scorda mai. All’inizio è una bambina, che subisce un lutto. Poi diventa una donna affermata, ma ha in mente sempre e solo il primo uomo che abbia mai amato, conosciuto nel periodo più brutto della sua vita, baciato per la prima volta da giovani sotto la neve, ritrovato e perso perché questo sentimento è sfuggente per definizione. La svolta nella trama avviene grazie a un diario che Beatrice trova in aereo, e che cambierà di nuovo la sua esistenza. L’autrice spiega che anche lei, durante i voli, cerca tracce dei passeggeri precedenti e dice di condividere con Beatrice il suo essere solare e con un altro bel personaggio, Federica, le fragilità che abbiamo tutte. Una lettura per un’estate romanticissima: ne abbiamo bisogno, e questo romanzo ci fa sognare.


5 di 8

IL THRILLER
Figlia della cenere di Ilaria Tuti (Longanesi)
letto da Gianluca Ferraris

Teresa Battaglia, commissario della Polizia di Stato nata dalla penna di Ilaria Tuti, è uno dei personaggi più strambi eppure più coinvolgenti del thriller italiano negli ultimi anni. Esperta di profiling costretta a muoversi tra colleghi che mal digeriscono una donna al comando, grassa e diabetica in un mondo che ti pretende al top, sciatta e ruvida nell’approccio perché segnata dalle troppe ferite passate. In Figlia della cenere (Longanesi), la sua quarta indagine, la ritroviamo stanca, malata, invecchiata. Ma non rassegnata, neppure quando è costretta a investigare su una strana storia che, come nei romanzi precedenti, trova lo sfondo ideale in uno scorcio di Friuli cupo e inquietante. Nei sotterranei della basilica di Aquileia da qualche tempo una mano misteriosa ha cominciato a disseminare tracce che rimandano a un fatto di sangue di quasi 30 anni prima, quando lei era una giovane poliziotta. Per riannodare i fili di quella che potrebbe essere la sua ultima indagine, e che di sicuro è la più pericolosa, Teresa deve suo malgrado accettare l’aiuto di un serial killer, anche lui sbucato dal passato. Il rapporto tra due personalità così apparentemente agli antipodi («esistenze che si erano incrociate, scontrate, in parte dissolte al contatto l’una con l’altra, in parte rafforzate») è uno dei motori del romanzo insieme alla trama gialla, solida e sorprendente. A cucire il tutto, l’empatia che pagina dopo pagina emerge dalla scorza dura di Teresa, permettendole di accettare anche la verità più faticosa: siamo tutti allo stesso tempo vittime e carnefici, e dietro ogni mostro quasi sempre si nasconde un dolore. 


6 di 8

IL ROMANZO DIVERTENTE-
I magnifici idioti
di Stefano Piedimonte (Rizzoli)

letto da Annarita Briganti

Un’Italia nel caos, con una classe politica confusa e costretta ad affidarsi a un team improbabile per scongiurare un’invasione aliena. È il ritratto del nostro Paese che, tra scenari futuribili e dialoghi che fanno sorridere, emerge dal nuovo romanzo di Stefano Piedimonte, I magnifici idioti (Rizzoli). Una sfera atterra a sud di Milano e le lepri dei dintorni impazziscono, attaccando gli esseri umani. Che la palla sia di origine extraterrestre e stia modificando il comportamento degli animali? Da Napoli le autorità ministeriali spediscono sul luogo una squadra diretta dal giovanissimo referente politico dei servizi segreti Giampiero Fuschini. I prescelti sono quattro insospettabili, perfetti per agire sotto copertura: Nicola detto ’a scheggia, borseggiatore; Little Princesa, influencer; padre Felipe, prete sudamericano con la passione per le chiavette USB; Sasà detto ’o schiaffo, camorrista. In particolare, l’influencer (che sogna di essere pagata in denaro e non in gadget, ruba del prosciutto al supermercato e, scoperta dalla cassiera, è costretta a fare un selfie con lei per evitare di essere denunciata) è il simbolo dei tanti giovani storditi dalle illusioni della Rete. Riusciranno, lei e gli altri, a salvarci dagli extraterrestri?


7 di 8
IL ROMANZO COMMOVENTE
Tre gocce d’acqua, di Valentina D’Urbano (Mondadori)
letto da Isabella Fava

Celeste, Pietro e Nadir sono 3 fratelli, ma non nel senso tradizionale del termine. La loro è una strana geometria familiare, dove al centro c’è Pietro, rosso di capelli, bello come il sole… il punto di riferimento di 10 anni più grande degli altri due che si sentono uniti, anche se di sangue uniti non sono. Celeste è la sorella di Pietro da parte di padre, Nadir è suo fratello da parte di madre. Tre gocce d’acqua (Mondadori) di Valentina D’Urbano inizia in una giornata afosa a Roma con una telefonata: Nadir è partito e non si sa se farà ritorno. Nella mente di Celeste, la voce narrante, da quel punto in avanti comincia la loro storia fatta di flashback: quando Pietro è andato a vivere con la sua famiglia, quando durante una vacanza a Feudi conosce Nadir, la loro rivalità, le lotte per la conquista dell’affetto esclusivo di Pietro, l’odio e la passione. Così Celeste e Nadir diventano adulti, mentre Pietro segue la sua strada di ricercatore e studioso fino in Siria e lascerà un vuoto. Il settimo romanzo di questa giovane scrittrice talentuosa è una storia di fratellanza e amore, «di una ossessione» dice lei. Di un rapporto così forte che ti trascina dentro. Celeste soffre di osteogenesi imperfetta, ha le ossa di vetro che si rompono al primo colpo, è fragile dentro ma fuori punge come un riccio di mare. Leggendo senti tutto il suo dolore. 


8 di 8
IL ROMANZO D’ESORDIO
Il bacio di Brianna di Gennaro Della Volpe, alias Raiz (Mondadori)
letto da Daniele Sanzone

«Ho sempre costretto le mie storie nei versi di una canzone. Quelle che ho immaginato nell’ultimo anno chiedevano più spazio e così è nato Il bacio di Brianna». Con queste parole Gennaro Della Volpe, alias Raiz, ha annunciato sui social il suo primo libro (Mondadori). Il cantante degli Almamegretta si è cimentato nella scrittura di 20 storie intrecciate in una sorta di romanzo di formazione a puntate. C’è il primo bacio («Mi avvicinai, appoggiai la bocca tra lo smeraldo del suo occhio e lo zigomo e in quell’istante diventai uomo»), l’adolescenza a Milano tra bulli razzistie amici terroni, il concerto di Bob Marley a San Siro aperto da un giovane Pino Daniele. Un libro ruvido e intenso come la sua voce capace di accarezzare l’anima di chi l’ascolta. Un racconto del suo vissuto tra Napoli, Milano e Tel Aviv con una scrittura che si insinua nelle crepe degli stereotipi per mostrarne l’inadeguatezza.