È stata per anni una pop star di livello internazionale. Nel 2011 la decisione di trasferirsi in campagna per dedicarsi alla famiglia. Ora, in un’intervista al Podcast di Radio Times, Lily Allen traccia un bilancio di questi ultimi anni dopo aver scelto di ritirarsi dal mondo della musica per fare la mamma a tempo pieno.

“La mia carriera completamente rovinata”

Amo le mie figlie, le adoro e mi completano, ma hanno completamente rovinato la mia carriera” afferma Lily Allen a Radio Times. Del resto “non si può avere tutto” continua la cantante 38enne, aggiungendo che le donne dovrebbero decidere se mettere al primo posto i propri figli o la carriera. Quanto a lei, ammette, la scelta è ricaduta sulle figlie: Ethel Mary, 12 anni, e Marnie Rose, 10, avute dal suo ex marito costruttore Sam Cooper.

L’assenza dei genitori? “Una brutta cicatrice”

“Mi dà davvero fastidio quando la gente dice che puoi avere tutto perché, francamente, non è possibile”, riflette la Allen. “Alcune persone scelgono la carriera piuttosto che i figli e questa è una loro prerogativa, ma i miei genitori erano piuttosto assenti quando ero bambina e sento che hanno lasciato delle brutte cicatrici che non sono disposta a trasmettere alle mie figlie”. Il padre di Lily, l’attore 70enne Keith Allen ha lasciato la madre, produttrice cinematografica, Alison Owen, quando Lily aveva quattro anni.

Quanto alla sua scelta Lily si dice serena e soddisfatta: “Ho deciso di fare un passo indietro concentrandomi sui miei figli e sono felice di averlo fatto“. Lily ora vive a New York con le due figlie e il nuovo marito, la star di “Stranger ThingsDavid Harbour.

Lily Allen

La nuova vita di Lily Allen

Nella vita di Lily Allen adesso c’è la recitazione: “Ero sobria da circa due anni (più volte la cantante ha raccontato che durante la carriera ha sperimentato ogni tipo di eccesso, ndr) e mi ero appena trasferita a New York. Una parte importante della sobrietà è arrendersi e lasciare che Dio – in qualunque modo tu voglia crederci – abbia un piano per te”. E quel nuovo piano per lei arriva grazie a una telefonata, quella di un direttore del casting che stava mettendo in scena lo spettacolo “2.22 A Ghost Story“, nel West End.

Mi sono detta: “No, non sono un’attrice. Mi sentivo un po’ senza direzione e non sapevo davvero cosa stavo facendo nella mia vita, a parte essere mamma e mettere su una nuova casa a Brooklyn. Allora ne ho parlato con mio marito David: “‘Forse dovresti richiamarli’, mi ha consigliato. Cinque settimane dopo ero alle prove…”.

Grazie alla sua interpretazione in “2:22 A Ghost Story” Allen ha ricevuto una nomination all’Olivier Award come migliore attrice nel 2022. Nel 2023 ha recitato in “The Pillowman“, opera teatrale del drammaturgo irlandese Martin McDonagh.