I look di Sanremo ce lo insegnano: un artista non si esprime mai solo attraverso la voce. Ma anche attraverso ciò che indossa. E, visto che siamo in zona Festival, ci è venuta la curiosità di sapere come nasce un progetto immagine. Così siamo andate dietro le quinte per chiacchierare con gli stylist più cool che vestiranno alcune delle star. E abbiamo scoperto che ogni scelta di stile – ovviamente! – è pensata e curata nei minimi particolari. Non resta che accendere la tv dal 7 all’11 febbraio per vedere chi vincerà la sfida canora. E quella fashion!
Chi è Simone Furlan, stylist dei look di Madame (e non solo)
Madame, Lazza e Mara Sattei: sarà Simone Furlan, conosciuto sui social come Sifu, a curare i look dei tre artisti. «I tre progetti sono molto diversi, prenderanno una forma stilistica e comunicheranno messaggi differenti» ci spiega lo stylist milanese. «Quello di Lazza sarà orientato verso un cambiamento metaforico, sarà una storia raccontata episodio per episodio, avrà un significato concettuale forte e una palette cromatica importante».
Minimale, giocato sulle forme e le silhouette, è invece il progetto pensato per Mara Sattei. «Con Mara ho studiato un percorso all’insegna della sartorialità. I look non passeranno inosservati, ma ho cercato di stare un po’ indietro con lo styling a favore dell’eleganza».
Concettuale, caratteristico ed eccentrico sono invece i tre aggettivi con cui Sifu descrive lo styling messo punto per Madame. Nel 2021, sul palco di Sanremo, era in Dior, con una collaborazione concepita come un dialogo tra arte, musica e moda, concretizzata nella celebre giacca di specchi e nel velo da sposa. «È stato un onore collaborare con Maria Grazia Chiuri (direttrice creativa di Dior, ndr)» ricorda oggi Sifu.
«Avevo ascoltato Voce tantissime volte, volevo raccontare una storia che ricordasse quella che Francesca stessa viveva nel brano». Impossibile dimenticare che Madame era scalza. «Per me e per lei era un segno di libertà, un modo per restare a contatto col palco». E quest’anno? Furlan non si sbottona. Ma curerà anche il look di Luca Faraone, direttore d’orchestra di Madame.
Chi è Susanna Ausoni, stylist dei look di Mahmood
La sua “creatura” più famosa? Mahmood, super ospite con Blanco, dopo che lo scorso anno hanno vinto con Brividi. Cosa aspettarsi, dunque, dal nuovo styling creato per lui da Susanna Ausoni? «L’immagine di Mahmood si evolve di continuo e converge con la sua visione artistica e musicale: non restiamo mai fermi» spiega la stylist, che cura anche i look di Elisa.
«Cerchiamo di sviluppare immaginari diversi, declinandoli in modo differente e con un occhio rivolto a situazioni non convenzionali, marchi legati all’arte, brand di nicchia e non troppo famosi». A Mahmood va anche il merito di aver portato a Sanremo un approccio fluido al guardaroba, senza distinzioni tra maschile e femminile.
«Nel mio styling non c’è una visione di genere e Alessandro condivide questa cultura visiva» conferma Ausoni. Una cultura che passa per il look Burberry dell’ultima serata dello scorso Festival. «L’idea della gonna fu di Riccardo Tisci (ex direttore creativo Burberry, ndr). Volevamo l’immagine di un ragazzo di un college giapponese di Shibuya, con un forte melting pot culturale. Alessandro è per metà egiziano, in quel look c’era un bell’omaggio all’aspetto etnico».
Chi è Giuseppe Magistro, stylist dei look di Colapesce Dimartino
I look del duo Colapesce Dimartino rappresenteranno un lavoro a sei mani, che reinterpreta il mondo musicale degli anni ’60 e ’70, a partire proprio dal nuovo brano che presenteranno quest’anno. «Con Musica leggerissima avevamo scelto di lasciarci trasportare dal mood colorato alla Miami Vice, molto anni ’80» ci racconta Giuseppe Magistro, artefice dei look del duo. «In quell’occasione era nata la collaborazione con Dolce&Gabbana: gli abiti erano progettati e prodotti su misura per Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce, e Antonio Di Martino».
Lo stylist siciliano (come siciliani sono i due artisti) è anche la mente creativa del divertente oufit sfoggiato dal duo nel video Toy Boy, hit della scorsa estate con Ornella Vanoni, dove i “ragazzi”, in camicia a cavallucci marini, corteggiavano l’elegante signora in nero Dior. «Rispetteremo il Made in Italy anche quest’anno, ma mischieremo la storia sartoriale italiana con un accento British. Il mondo del rock inglese verrà fuori con un’aggiunta firmata Paul Smith. E ogni sera Lorenzo e Antonio indosseranno un brand diverso». Qualche anticipazione? «Riproporremo gli anni ’60 e ’70, due decenni caratterizzati da colori ben precisi, quindi preparatevi a vedere tanto beige, senape, panna, marrone… Ma state sicuri che non mancheranno dei bei picchi di follia!».
Chi è Lorenzo Oddo, stylist dei look di Levante
«Lavorare con Levante è un continuo confronto. Siamo anche grandi amici, e questo ci aiuta a restare focalizzati su quanto vogliamo comunicare. Oserei dire che la nostra direzione è sempre la stessa, eppure è sempre diversa» Lorenzo Oddo, stylist di Levante, ha le idee chiare. «Nonostante lei sia sempre se stessa, evolve con nuova musica e nuova vita e la sua immagine riflette, di conseguenza, queste trasformazioni». Chi ricorda Claudia Lagona – in arte Levante – a Sanremo 2020 rammenterà non solo il ritmo trascinante di Tikibombom, ma anche i tre look in Marco De Vincenzo, stilista e, dal 2022, direttore creativo di Etro.
Anche quest’anno, per Levante (che si presenta con capelli biondo fragola e sopracciglia in tinta), Oddo ha scelto un solo brand, per ora segreto. «È un grande marchio che ha realizzato con noi look custom-made, importanti per la narrazione: comunicano forza, grinta e saranno ovviamente in linea col brano. Anche se a me piace sempre che rimangano, seppur importanti, solo il contorno: la cornice di un quadro, che è il brano in gara. E la musica, che è la protagonista di questo Festival».
Chi è Ylenia Puglia, stylist dei look di Articolo 31
Sì, è la prima volta degli Articolo 31 al Festival di Sanremo, ma il loro debutto non è un totale debutto, visto che hanno già scritto una bella pagina della musica italiana. Insomma, sarà un appuntamento importante per J-Ax e DJ Jad e per questo abbiamo chiesto a Ylenia Puglia, la loro stylist, cosa indosseranno al Festival.
«Lavorare al loro progetto immagine ha richiesto che da una parte si vedesse il loro cambiamento verso la maturità, intesa sia individualmente sia come duo. Abbiamo intrapreso un viaggio attraverso i pilastri del mondo del rap americano degli anni ’90. Alcuni look saranno omaggi precisi a determinati personaggi di quel mondo, ma tutto ciò che indosseranno J-Ax e DJ Jad sarà deciso insieme. Alcuni suggerimenti vengono da loro, altri da me. L’unione di queste due strade troverà riscontro in ciò che porteremo sul palco».
Dobbiamo aspettarci tanto streetwear? «Il mondo rap nasce dalla strada e ha molte attinenze con lo streetwear» precisa Ylenia Puglia. «C’è un però: moltissimi personaggi hanno riscritto anche le regole dell’abbigliamento formale. Esiste per loro un mondo di completi ad hoc, tessuti ricercati. L’abbigliamento formale è importante tanto quanto lo streetwear nel mondo del rap. E noi doseremo entrambe le cose».
Chi è Andrea Mennella, stylist di Chiara Francini
Sarà l’attrice fiorentina Chiara Francini a co-condurre il Festival nella serata di venerdì 10 febbraio. Cosa aspettarci dai suoi look sul palcoscenico del Teatro Ariston? «Sicuramente il risultato di un lavoro meticoloso, al dettaglio, di couture a livello altissimo e che porta la firma di Moschino», ci spiega il suo stylist Andrea Mennella. La loro collaborazione è anche la storia di un’amicizia duratura: «Io e Chiara ci conosciamo dal 2018. La scelta di sviluppare un progetto immagine con abiti custom-made realizzati per lei da Moschino è davvero l’apice di un percorso che rispecchia a 360 gradi sia la personalità di Chiara sia la visione creativa della maison. Per una serata così importante, Moschino si è rivelata da subito la casa di moda che più di ogni altra può valorizzare Chiara: lei è ironica, seducente, spumeggiante».
Al direttore creativo Jeremy Scott è andato quindi il compito di realizzare per Chiara non solo i look che vedremo sotto i riflettori del Teatro Ariston, ma anche l’intero guardaroba a cui la co-conduttrice attingerà durante tutta la sua permanenza a Sanremo. Come nelle migliori storie d’intesa, anche questa tra il marchio italiano e la co-conduttrice è stata immediata e totalizzante sin dal primo istante: «Tra Moschino e Chiara si è instaurato un legame – commenta ancora Andrea Mennella. – Moschino non va solo indossato, va anche interpretato. E Chiara ha il carattere giusto perché questo accada». Una magia che ha impiegato poco a prendere vita, perché il progetto immagine per Chiara Francini a Sanremo si è sviluppato nell’arco di poche settimane: «In tempi davvero strettissimi, la maison ha svolto un lavoro tutt’altro che facile».
Intanto, Moschino ha già svelato il bozzetto del primo look di Chiara Francini, senza spingersi oltre sui cambi look – per ora segreti – che avverranno nell’arco della serata: è proprio la sera prima che saranno scelti gli altri abiti, tutti custom-made per l’attrice. «Sebbene sembrino differenti, saranno uniti da un solo fil rouge. Ogni abito richiamerà l’altro, ma nessuno sarà da meno all’altro. Tutti avranno lo stesso effetto WOW». Nota bene, non ci saranno mai colori banali. Sarà un vero spettacolo all’insegna della follia di Moschino, con tanta eleganza e tanto glamour.