Loredana Bertè è una, nessuna, centomila. Una novella eternauta in viaggio nel tempo. Perché la cantante nata a Bagnara Calabra il 20 settembre del 1950 è uno di quei personaggi più unici che rari, in missione permanente per conto della musica da oltre mezzo secolo. Provocatoria e provocante sin dalle prime apparizioni, quasi che essere scandalosa sia una prerogativa fisiologica, un reagente naturale alle insidie, ai disagi, ai fastidi derivati dal mondo esterno. Loredana Bertè è irascibile, irriverente, intrattabile, emblema di voli estremi e di trasformazioni, ma allo stesso tempo inserita nel mainstream (una mina vagante, secondo le considerazioni nell’ambiente). La ritroviamo dal 26 novembre su Rai2 tra i giudici di The Voice Senior: insieme a lei Orietta Berti, Gigi D’Alessio e Clementino, alla conduzione di Antonella Clerici.

Loredana Berte The Voice Senior
I giudici di The Voice Senior: Loredana Bertè con Orietta Berti, Gigi D’Alessio e Clementino. Conduce Antonella Clerici.

Loredana Bertè, senza segreti e senza finzione

Capace di un avvento bruciante e cadute rovinose, di crisi personali e rinascite imperiose, la Bertè ha sempre voluto mostrarsi senza segreti o finzione, neppure nelle rappresentazioni più esplicite, nei look trasgressivi destinati a sollevare polemiche, indipendentemente dalla silhouette, dall’abbigliamento, dal colore dei capelli (turchesi, di recente).

La sua carriera inizia negli anni ’70: alle spalle ha un rapporto conflittuale sia con il padre manesco sia con la madre poco presente. E non lo nasconde: «Ho visto tanta violenza da vicino, la vita in famiglia con mio padre è stata un incubo. Da quando sono ragazza ho dovuto imparare a difendermi, e anche a contrattaccare».

Loredana Bertè, gli esordi e i grandi successi

Ancora adolescente, Loredana Bertè si trasferisce a Roma, dove si avvia alla futura vocazione di showgirl. Al Piper conosce Renato Zero e le prime gioie del palcoscenico: balla debuttando nell’adattamento italiano del musical Hair. È il 1970, presto scoprirà anche un talento vocale, tanto da presenziare in Oltre la collina, esordio della sorella Mia Martini, a cui sarà sempre legatissima.

Personalità effervescente, Loredana Bertè fa il suo ingresso in discografia nel 1974 con l’album Streaking, tra turbamento e ammirazione per le numerose foto senza veli in copertina e nella confezione. C’è chi vede in lei un diamante grezzo, e le bastano un paio d’anni per buttarsi alle spalle la fase acerba: nel 1976 esce Sei bellissima, sotto la produzione e la cura di Mario Lavezzi, pigmaglione che la esalta al meglio. Si replica nel 1979, in testa alle classifiche vola E la luna bussò. E negli anni ’80 Loredana plana a New York, dove un videoclip tratto da Made in Italy vede la firma di Andy Warhol.

La cover dell'album Streaking.
La cover dell’album Streaking.

L’onda è inarrestabile e nel 1982, con un look da suora impenitente, Loredana Bertè canta Non sono una signora. Una dichiarazione, un inno: record di vendite, spopola nei juke-box, vince al Festivalbar. I migliori autori corrono per affidarle le loro canzoni e lei nel 1983 ribadisce le qualità di interprete con l’elegante Il mare d’inverno di Enrico Ruggeri.

E mentre si allargano la zona di influenza e le curiosità – l’incontro con Djavan, grande totem della musica brasiliana, le sonorità tra funky e reggae – la Bertè prende quota come figura mediatica grazie a un’attitudine spregiudicata, ribelle, che ingolosisce giornali e tv.

Gli uomini di Loredana Bertè

Dopo una serie di relazioni vere o presunte che coinvolgono anche Adriano Panatta e Red Canzian dei Pooh, e dopo un matrimonio presto naufragato con Roberto Berger, figlio di un miliardario imprenditore del caffè, Loredana nel settembre 1989 convola a nozze a Milano con Bjorn Borg, numero 1 del tennis mondiale. Un rapporto turbolento, con il campione attaccato dalla stampa svedese che tenta il suicidio. Il divorzio sarà inevitabile. Loredana, romantica e mangiauomini, dirà: «Di stupidaggini in vita mia ne ho fatte tante, troppe per pentirmene. La più grande? Lasciare il lavoro per seguire Bjorn Borg a Stoccolma e fare una famiglia. Ci credevo».

Bjorn Borg e Loredana Berte
La cantante con il secondo marito Bjorn Borg, sposato nel 1989: i due hanno divorziato nel 1993.

Per rimediare Loredana Bertè prova con qualche particina nel cinema di scarso rilievo: ma la Bertè funziona dal vivo, al Festival di Sanremo, dove riesce a scuotere l’opinione pubblica grazie a trovate d’effetto come l’apparizione all’Ariston nel 1986 in cui esibisce un pancione di finta gravidanza mentre interpreta Re, composta da Mango, solo uno dei tanti autori italiani che ne nutriranno il repertorio. Sono anni in cui le soddisfazioni professionali si fanno più rarefatte: non cala la fama, ma la hit parade diventa un miraggio, tra progetti ambiziosi sfuocati e sfumati a causa delle troppe vicissitudini che gravano su una donna irrimediabilmente sola, isolata. Eccessiva.

Il divorzio e la morte di Mia Martini

La separazione con Borg non è indolore, e sfocerà in una delle varie cause che coinvolgono la cantante, ormai abbonata ad avvocati, processi, denunce. Tenta anche il suicidio, con overdose di Roipnol; e poi cambi di manager, scuderie discografiche, tra rotture e riappacificazioni che toccano persino la sorella Mimì fino a quando anche lei la abbandona. È il maggio 1995: Mia Martini muore per un mix di antidolorifici e cocaina. Il tragico evento segnerà in profondità Loredana, che per difenderne la memoria non eviterà lo strappo con le altre sue sorelle, Leda e Olivia, e il resto della famiglia.


Di sé Loredana Bertè ha detto: «Di stupidaggini in vita mia ne ho fatte tante, troppe per pentirmene. ma ho inseguito la libertà anche nelle trasgressioni. E sono stata messa all’indice prima di tutti»


«Sarò sempre dalla parte delle donne»

«Sarò sempre dalla parte delle donne, per la liberazione di chi ancora non l’ha conquistata» ha detto di sé. «Io l’ho inseguita anche nelle trasgressioni. Sono stata censurata e messa all’indice prima di tutti». In un groviglio di contese legali che non risparmiano nessuno, compreso Renato Zero che dovrebbe produrle un album, Loredana Bertè mostra resistenza e temperamento. E negli anni 2000 risorge come fenomeno dell’intrattenimento. Ospite fissa a Domenica In, giudice ad Amici di Maria De Filippi, coach a The Voice Senior: in tv cavalca la sua carica guerriera, ritrova l’affetto del pubblico, fa incontri musicali vincenti (con i salentini Boomdabash). E oggi pubblica un album dal titolo programmatico: Manifesto.