La Mostra del Cinema di Venezia 81 e il Centro Sperimentale di Cinematografia omaggiano i 100 anni di Marcello Mastroianni, uno dei volti del cinema italiano più conosciuti e apprezzati al mondo, con la proiezione della versione restaurata di La Notte di Michelangelo Antonioni, presentata al Festival nella sezione Venezia Classici, e con una mostra fotografica che indaga l’uomo oltre l’attore.

Marcello Mastroianni, icona del cinema

Esuberante in Divorzio all’Italiana di Germi, paparazzo dandy in La Dolce Vita di Fellini, latin lover nella coppia intramontabile con Sofia Loren delle pellicole di De Sica. Marcello Mastroianni era anche detto “Il divo della porta accanto”, irraggiungibile ma vicino a tutti, grazie al grande schermo. Ma la sua vera forza, oltre alla grande versatilità, era un’innata capacità di catturare la sensibilità e il mondo interiore dei suoi personaggi.

Marcello Mastroianni nel film Domenica D'agosto
Marcello Mastroianni nei panni di un vigile urbano nel film Domenica d’Agosto (1950). Foto Ipa

Una delle sue interpretazioni più intime è quella di Giovanni Pontano in La notte di Michelangelo Antonioni. Il film del 1961, parte della trilogia dell’incomunicabilità del regista insieme ad altri due capolavori, L’avventura e L’eclisse, è stato restaurato dal Centro Sperimentale di Cinematografia ed è protagonista nella sezione Venezia Classici durante l’81 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

La Notte al Festival del Cinema di Venezia 81

Proprio in La notte Marcello Mastroianni, che interpreta il ruolo principale accanto a Jeanne Moreau, offre una delle sue migliori performance: quella di uno stimato scrittore nella Milano del boom economico che vive l’alienazione e il senso di vuoto di una relazione amorosa ormai agli sgoccioli.

Non servono le feste eleganti, le sigarette e la musica jazz per risollevare le sorti di un matrimonio che vacilla. Tutto scorre monotono e lontano, anche le tresche portate avanti senza troppo slancio con la ventenne Valentina, interpretata da Monica Vitti. La passione è sopita e ha lasciato spazio alla noia. Un ruolo difficile, ma che ha contribuito a consolidare Mastroianni come una delle figure più amate e rispettate del cinema internazionale.

Non ti ho dato niente. È strano come soltanto oggi mi rendo conto di quanto ciò che si dà agli altri finisca con il giovare a se stessi

Cent’anni e oltre cento volte Mastroianni

Cosa c’era oltre all’allure impalpabile da icona del cinema? Lo svela la mostra Marcello, come here…Cent’anni e oltre cento volte Mastroianni. Realizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia, l’esposizione è visibile dal 30 agosto 2024 al 9 gennaio 2025 presso l’Isola di San Servolo, futura sede del CSC – Immersive & Performing Arts.

Una guida alla scoperta del lato più intimo dell’attore, lontano dall’immagine del divo tombeur de femmes. E tutto attraverso una collezione di oltre cento immagini in grande formato, provenienti dall’Archivio fotografico della Cineteca Nazionale. Oltre alle foto, anche materiali inediti e filmati d’archivio che permetteranno ai visitatori di ascoltare direttamente dalle parole dell’attore i suoi pensieri sul cinema, il suo rapporto con i colleghi e con celebri registi come Federico Fellini.

Anita Ekberg e Marcello Mastroianni in La Dolce Vita di Federico Fellini (1960). Foto Ipa