Dopo l’assegnazione del Premio Nobel per la Letturatura – anche quello doppio, ma per altri motivi – a Olga Tokarczuk, è la volta di un altro riconoscimento letterario ugualmente importante per due scrittrici. Si tratta di Margaret Atwood e Bernardine Evaristo, che si aggiudicano ex aequo il prestigioso Man Booker Prize for Fiction 2019 con i loro romanzi – rispettivamente I testamenti e Girl, Woman, Other. I giudici di questa edizione hanno volutamente ignorato le regole del premio per scegliere i primi “vincitori congiunti” degli ultimi trent’anni.
E l’assegnazione segna altri due traguardi importanti: la canadese Atwood, infatti, con i suoi 79 anni è ufficialmente la più anziana scrittrice ad avere ottenuto il riconoscimento, mentre Evaristo, londinese, è la prima donna nera ad aggiudicarsi il Prize. Meglio conosciuto come Booker Prize, il premio letterario è stato istituito nel 1968 e viene assegnato ogni anno al miglior romanzo scritto in inglese e pubblicato nel Regno Unito e, dal 2018, anche nella Repubblica d’Irlanda.
I testamenti è il sequel del celebre romanzo del 1985 Il racconto dell’ancella – che ha ispirato l’omonima serie tv con Elizabeth Moss – in cui l’autrice fa raccontare a tre personaggi (una è la terribile zia Lydia) com’è caduto il regime di Gilead, che aveva schivizzato le donne privandole di tutti i loro diritti fondamentali. Girl, Woman, Other, invece, racconta le vite e le lotte di dodici personaggi molto diversi fra loro. Sono soprattutto donne, nere e britanniche, che raccontano le storie delle loro famiglie, dei loro amici e delle persone che amano: è un’indagine letteraria su cosa significa avere la pelle nera ed essere nate nel Regno Unito.