Cosa accomuna Leonardo DiCaprio e Alexander Skarsgård? Tutti e due hanno recitato con Margot Robbie: il primo nel 2013 in The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese, il secondo quest’anno in The Legend of Tarzan. Non solo: la bellissima attrice australiana, 26 anni, li ha schiaffeggiati entrambi sul set. Perciò la domanda sorge spontanea: per lavorare con lei occorre una guardia del corpo?

Margot Robbie scoppia a ridere e mette in chiaro le cose: «Non sono pericolosa! Con Leo stavamo simulando una litigata quando lui, sbruffone, mi fa: “Dovresti essere felice di avere un marito come me, perciò vieni qua e baciami”. Io mi sono avvicinata, gli ho dato una sberla e l’ho mandato a quel paese. Tutti sono ammutoliti e per un attimo ho pensato: “Ora mi licenziano!”».

E con Alexander com’è andata? Esattamente al contrario: stavamo girando una scena d’amore tra Tarzan e Jane. Il regista mi ha suggerito di aggiungere un po’ di passione e a me è scappato un pugno. Forse ho esagerato, perché gli è rimasto un livido per un paio di giorni.

Insomma, con la tua Jane non si scherza! Decisamente. Prima di leggere la sceneggiatura, pensavo che sarebbe stata la solita damigella in pericolo che aspetta di essere salvata dall’eroe di turno. Mi sbagliavo: è una donna fiera e indipendente anche se innamorata di suo marito.
Sono forti entrambi: lui nel fisico, lei nello spirito.

Sembri molto legata a questo film. Quando l’ho girato, mi ero appena trasferita a Londra. Qui ho comprato la casa in cui oggi vivo insieme al mio fidanzato (l’assistente alla regia Tom Ackerley, conosciuto nel 2013 sul set di Suite francese, ndr). La sera potevo tornare a dormire nel mio letto anziché in una camera d’albergo, come capita di solito durante le riprese.

Cosa ti piace della tua vita a Londra? A volte la città può sembrare una giungla, tanto per restare in tema! (ride, ndr). Però la adoro, c’è una bella energia e la gente è simpatica. Inglesi e australiani hanno un senso dell’umorismo simile. Poi qui fanno dell’ottimo tè, e io ne bevo a litri.

È vero che parli italiano? Un po’. Sono stata nel vostro Paese a 16 anni con delle amiche. Ero ospite di una famiglia deliziosa, che mi faceva mangiare a tutte le ore. Ingrassai tantissimo… Per noi era un posto pazzesco, specie perché potevamo bere alcolici, cosa che in Australia è vietata prima dei 18 anni. Abbiamo anche fatto qualche follia, lo ammetto. Una volta ci ha inseguito la polizia perché non avevamo i soldi per pagare il conto al ristorante!

Sei rimasta legata all’Italia? Il vostro Paese è davvero affascinante: ha storia, arte cultura. Da dove vengo io non ci sono palazzi antichi e monumenti. Perciò amo viaggiare.

Che tipo di viaggiatrice sei? Una che vuole girare tutto il mondo. Sei mai stato a Buenos Aires? In Argentina escono presto dall’ufficio: si riposano e si divertono. Non vivono solo per lavorare, si concentrano su altri aspetti della vita. Dovremmo imparare da loro. Io viaggio da quando ho finito la scuola: sono riuscita a non spendere una fortuna, perché sono sempre stata abituata a dormire negli ostelli.

Ci vai ancora oggi? Sì, l’ho fatto anche durante una vacanza alle Filippine, un paio di mesi fa. Preferisco gli ostelli agli alberghi, che si somigliano un po’ tutti. In hotel non incontri mai nessuno. Dormire in ostello è diverso: anche se sei da sola fai conoscenza con persone di ogni parte del mondo, perché tutti frequentano lo spazio comune, a partire dalla colazione. A me piace parlare con gli estranei.

Olycom
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Una scena di The Legend of Tarzan


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Una scena di The Legend of Tarzan

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Alexander Skarsgård e Margot Robbie

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Una scena del film The Wolf of Wall Street


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Margot Robbie con Leonardo DiCaprio

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Con Will Smith sul set di Focus


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Hai amici attori? Sì, ma i miei legami più importanti sono nati quando ero bambina. La mia assistente Sophie, per esempio, è la mia migliore amica da 12 anni. Mi piace circondarmi di persone di cui mi fido; ecco perché ho creato una società di produzione, LuckyChap, insieme a Tom. Io e lui ci conosciamo da anni: all’inizio eravamo solo amici, poi è scattata la scintilla. Per me è il ragazzo più bello del mondo!

Qual è il primo film che produrrete insieme? Si intitola Io, Tonya ed è la storia vera di Tonya Harding, l’ex pattinatrice artistica sul ghiaccio. Fu la seconda donna al mondo a completare un triplo axel, un salto molto difficile, durante una competizione. La interpreterò io.

Sei brava a pattinare? Non proprio. Quando vivevo a New York ero entrata a far parte di una squadra amatoriale, ma per prepararmi per il ruolo di Tonya dovrò allenarmi un bel po’.

Una curiosità: è vero che Jared Leto, con cui hai recitato in Suicide Squad, ti ha regalato un topo? Sì! L’ho chiamato Rat Rat e volevo fosse il mio animale domestico. Quando il proprietario della mia casa di allora lo ha visto, però, mi ha proibito di tenerlo. Quindi l’ho regalato a un altro collega: Guillermo del Toro.

Il regista di The Legend of Tarzan ti ha descritta come un maschiaccio. Lo sei? Non direi, anche se è vero che non mi piacciono alcune cose tipicamente femminili. Per esempio, odio i tacchi: se potessi non li indosserei nemmeno sui red carpet. Non faccio shopping e, se proprio devo, cerco di comprare tutto in un solo giorno, così da non pensarci più. Mi trucco, ma detesto il lucidalabbra. E se c’è una cosa di cui puoi stare certo è che non mi vedrai mai con un vestito rosa addosso: sembrerei una Barbie. Queste cose fanno di me un maschiaccio? Io dico di no!