Ai funerali di Stato di Silvio Berlusconi, la figlia primogenita e l’attuale compagna del Cavaliere si sono presentate mano nella mano, sostenendosi a vicenda in un momento di grande dolore. Hanno comunicato così un’immagine di famiglia unita, ma è proprio vero? Nelle ultime ore si fa largo l’ipotesi di uno sfratto per Marta Fascina. La famiglia Berlusconi ha tenuto a precisare…

Marta Fascina sfrattata da Arcore? I Berlusconi fanno chiarezza

Dopo l’apertura del testamento lasciato da Silvio Berlusconi, e quei 100 milioni di euro per Marta Fascina, sono circolate una serie di indiscrezioni che riguardano proprio l’attuale compagna dello storico leader di Forza Italia. Nelle ultime ore, infatti, gira voce che sia in arrivo uno sfratto piuttosto imminente.

Si è detto che Marta Fascina dovrà lasciare in 90 giorni la celebre Villa San Martino, ad Arcore, su decisione di Piersilvio Berlusconi. Insomma, per lei è arrivato il momento di voltare pagina? Non sarebbe affatto vero: a smentire le voci è stata proprio la famiglia Berlusconi, assicurando che i rapporti con la Fascina sono eccellenti. Negli ultimi anni la compagna del Cavaliere ha vissuto con lui nella casa di Arcore e lì è rimasta anche dopo la sua morte. Per lei non ci sarebbe nessuno sfratto e, per il momento, pare possa restare a Villa San Martino.

Funerali di Stato di Silvio Berlusconi

A dirlo sono fonti vicine alla famiglia Berlusconi: «Non hanno alcun fondamento voci di stampa relative a presunte prese di posizione nei confronti di Marta Fascina, con la quale i rapporti sono eccellenti». Quell’ingresso in Duomo così toccante, nel giorno dei funerali di Silvio Berlusconi, con Marina e Marta mano nella mano, conferma un’unità familiare che va ben oltre i soliti gossip?

Funerali di Stato di Silvio Berlusconi, Marina Berlusconi e Marta Fascina arrivano tenendosi per mano

Le voci

Era stata “Dagospia” a lanciare lo scoop, secondo cui i figli del Cavaliere avrebbero voluto piena disponibilità della reggia settecentesca che il padre amava particolarmente. L’indiscrezione sarebbe stata poi confermata da Forza Italia, con un alto dirigente del partito che dichiara: «È cominciata una seconda fase e Fascina non può pensare di essere la prima nella linea di discendenza».

E se “Dagospia” riferisce di voci insistenti che chiederebbero un ridimensionamento dei 100 milioni indirizzati a Fascina, la “Repubblica” apre all’ipotesi che i figli di Berlusconi non abbiano alcuna intenzione di impugnare il testamento. «I figli, chiaramente, vogliono il loro spazio pur rispettando le volontà del Cavaliere. E, nel partito, Marta non si deve meravigliare se trova davanti un clima non esattamente collaborativo», riporta il quotidiano.