«Fin da quando ho imparato a scrivere da piccolo ho sempre tenuto un diario in cui scrivevo tutto ciò che mi esaltava, che mi deprimeva, che mi faceva ridere, piangere e che mi teneva sveglio di notte». È così che Matthew McConaughey presenta al mondo il suo libro, Greenlights. Lo fa dal suo profilo Instagram per i suoi quattro milioni di follower a cui racconta come, circa un paio di anni fa, ha «trovato il coraggio di portare tutti questi diari in una stanza isolata, solo a mia disposizione, solo per vedere cosa diavolo avessi per le mani. E sono tornato con un libro. Anche piuttosto importante».
Greenlights è Matthew McConaughey. Un volume che fa luce sugli alti e i bassi dell’attore texano che ha compiuto 50 anni lo scorso anno e che si racconta attraverso i suoi successi ma anche i suoi fallimenti (che forse in pochi conoscono): storie di persone, luoghi e anche preghiere che lo hanno aiutato ad andare avanti nei momenti più difficili della sua vita. Il libro si chiama Greenlights (e cioè i semafori verdi) «perché è una storia su come io, e tutti, possiamo trovare più luci verdi nell’esistenza che stiamo vivendo. Non ci piacciono i semafori rossi o gialli perché rubano il nostro tempo. Ma siamo felici quando ci illuminano con la loro luce verde perché in quell’istante la vita diventa poesia e iniziamo ad ottenere ciò di cui abbiamo bisogno», rivela ancora il Premio Oscar per Dallas buyers club.
“True detective” descrive la sua fatica in maniera eccellente, con una dizione perfettamente corretta, se non fosse che, ogni tanto, allunga le vocali sfoderando quell’accento tipicamente “sudista”. Ma in fondo il divo di Hollywood è così, con la sua travolgente bellezza e le sue fragilità, come ad esempio la famiglia, per lui intoccabile: «L’unica cosa che ho sempre saputo di voler essere è il padre», dice riferendosi ai figli Levi, 12 anni, Vida, 10, e Livingston, 8 nati dal matrimonio con la modella brasiliana Camila Alves. «Ancora oggi è l’apice della mia vita. Essere papà è sempre stato il mio unico sogno. Non riesco a pensare a niente di più importante».
«La mia speranza è che i nostri figli siano coscienziosi, fiduciosi e autonomi. Tutti e tre sono persone molto, molto premurose e gentili. Sono felice e fiducioso di dire che i nostri figli non mettono in dubbio l’amore che abbiamo nella nostra famiglia», sottolinea ancora l’attore che racconta come le sue notti brave siano ormai solamente un nostalgico ricordo.
McConaughey – che ci ha fatto sognare con le sue commedie romantiche degli anni 2000, Prima o poi mi sposo, Come farsi lasciare in 10 giorni, Tutti pazzi per l’oro, A casa con i suoi e La rivolta delle ex, e che ci ha commosso nel ruolo di un malato di Aids (dove ha letteralmente massacrato il suo corpo tanto amato dalle fan) che gli è valso l’Oscar – oggi vive (oltre che con moglie e figli) anche con mamma Kay che, superati gli 80 da un po’, lo accompagna su quasi tutti i red carpet: è la donna che gli ha insegnato il segreto per una vita felice. Qual è? Dire tanti sì. «La parola magica è yes», conferma senza esitazione.