Vestiti riciclati (è la prima volta!) e low cost, pochi gioielli e soprattutto poco vistosi, espadrillas e scarpe basse e “finalmente un po’ di umiltà e coerenza” come scrivono i tabloid inglesi con un pizzico di soddisfazione. Meghan Markle, dobbiamo ammetterlo, ai puristi della Monarchia e agli affezionati del Principe Harry, non è sempre piaciuta. E certamente un certo tipo di atteggiamento e di decisioni prese non ha aiutato, ma sono bastati tre giorni di tour in Sudafrica per definirla “la nuova principessa del popolo“.
A ideare questo appellattivo, come sappiamo ormai molto bene tutti, è stato il Premier inglese Tony Blair nel 1997, poche ore dopo la scomparsa di Lady Diana quando ai microfoni della BBC, commosso, disse: “Era la Principessa del popolo e così rimarrà nei nostri cuori e nella nostra memoria per sempre“. Ora tutti sperano che Meghan, lontano dagli imbarazzi di Corte, dalla cognata ingombrante e futura Regina Kate Middleton e dalle pressioni londinesi, possa “riprendere” il ruolo che era stato della principessa di Galles negli ultimi anni della sua vita. Ed è già a buon punto perché al suo fianco c’è Harry che, capita la difficoltà degli inglesi ad accettare completamente la “mentalità americana” della moglie, manda avanti lei in tutte le occasioni pubbliche, quando c’è da stringere mani, abbracciare bambini, giocare, danzare o dimostrare a tutto il mondo di essere la migliore madre per Archie. Insomma un mix perfetto di strategia di marketing e amore che sta raccogliendo grandi consensi.
“Questa Meghan poco confezionata, spontanea, coerente con il pensiero che da sempre ha detto di voler trasmettere, che dà voce ai più deboli e alle donne fragili, svantaggiate e vittime di violenza, di razzismo e di ingiustizie è quella che piace“, commentano i tabloid dopo la “spietata” estate e il drastico calo di popolarità della Royal couple – per gli abiti troppo costosi, i voli in aereo troppo inquinanti, la privacy troppo ricercata – l’ex signorina Markle si sta prendendo la sua rivincita.
Il discorso pronunciato nella cittadina di Nyanga ne è un esempio perché racchiude il senso di questo tanto atteso viaggio reale: “Posso solo dire che mentre sono qui con mio marito come membro della Famiglia Reale, sono qui come madre, moglie, donna, donna di colore e come vostra sorella. Sono qui con voi e per voi. Ogni volta che una donna si difende da sola, senza saperlo difende anche tutte le altre donne. I diritti delle donne mi stanno molto a cuore, perché so che quando le donne hanno il potere ne beneficia l’intera comunità“.
Ora che ha scaldato i cuori della “sua gente”, come ha precisato la stessa Duchessa, tutti si aspettano che il suo lavoro proceda di questo passo anche nella sua nuova patria. Come Lady Diana anche Meghan non sta bene a corte e si sente molto più a suo agio in mezzo alle persone. E come Diana anche la duchessa di Sussex è molto empatica (forse più di Kate che per il ruolo ricoperto non può lasciarsi andare fino in fondo). Ma non non siamo più negli anni Ottanta e Meghan sapeva bene a cosa andava incontro quando ha sposato il suo Principe, ecco perché affinché si trasformi nell’odierna People’s Princess deve lasciare oltreoceano quella allure da diva che tanto fastidisce i sudditi di Sua Maestà!
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