L’intervista di Meghan Markle (ed Harry) sta davvero minando le fondamenta di un’istituzione secolare come la Monarchia? O, chiacchiere a parte, come dimostrano anche tutte le esperienze passate, dopo qualche giorno di “fuoco e fiamme”, le stesse interviste si rivelano poi dei flop?
Pensate ad esempio a quella del 1994 del principe Carlo rilasciata al suo biografo Jonathan Dimbleby in cui ha ammesso il tradimento: gli ci sono voluti anni prima di tornare ad essere considerato affidabile dai sudditi (e dalla Regina). O la più recente intervista del principe Andrea sul caso di pedofilia legato a Jeffrey Epstein: un vero e proprio boomerang rivelatosi più che disastroso per lui che ha dovuto abbandonare il suo ruolo pubblico.
E Sarah Ferguson che, proprio nel salotto di Oprah Winfrey, confessò come la vita da royal non fosse affatto una favola come immaginava (salvo poi tornare a Corte vent’anni dopo).
Per non parlare dell’intervista-bomba a Panorama, il programma della BBC, rilasciata dalla principessa Diana al giornalista Martin Bashir: quella sera 23 milioni di telespettatori hanno visto quanto Lady Diana, per quanto amatissima, fosse instabile.
Oggi accade lo stesso con Meghan Markle. E il parallelismo tra le due interviste (e le due donne) sembra quasi una strada obbligata. La duchessa del Sussex ha deciso di prendere evidentemente spunto dalla scomparsa principessa del Galles sfoggiando un pesante smokey eye nero a sottolineare lo sguardo cupo, puntando su un capo nero che, si sa, l’etichetta vuole solo per il lutto o per eventi serali eleganti e, a un certo punto, perfino il modo della duchessa di inclinare di lato la testa, sembrava fosse studiato. Esattamente come fece Diana quel 19 novembre del 1995 di fronte alle telecamere: tutto calcolato nei minimi dettagli.
Ad accomunare le due ribelli di casa Windsor anche la fragilità mescolata alla determinazione a sfruttare i media. Lady D era abile nel farlo, ora sappiamo che spesso era la stessa Principessa a lanciare segnali ai tabloid. E lo stesso ha fatto Meghan, sottovalutandone forse, come la suocera, il potere distruttivo. Diana raccontava una pena vera (sono stati ampiamente documentati e certificati i suoi problemi col cibo e i suoi tentativi di autolesionismo) ora invece in molti non riescono a cogliere la vera portata della sofferenza di Meghan. E parte dell’opinione pubblica fatica a credere che una donna come lei, attrice di fama internazionale, a 36 anni, abbia peccato di ingenuità al punto da non sapere che far parte della famiglia reale britannica non sarebbe stato come entrare in una favola.
Ora, con una breve nota, la regina ha voluto rispondere senza alzare i toni ma difficilmente ci saranno altre comunicazioni da parte sua. La Royal Family non risponde quasi mai alle polemiche dei giornali. È una linea di condotta seguita da sempre per salvaguardare l’aura di intoccabilità della Corona. Il fatto di non conoscere veramente tutto dei reali ha preservato a lungo la loro leggenda e anche la loro popolarità. Vedremo se le rivelazioni di Meghan avranno il potere di offuscarla.