Mikaela Shiffrin ha scoperto il mondo dello sci all’età di tre anni grazie ai genitori Eileen e Jeff, che l’hanno iniziata a questo sport e sostenuta durante tutta la sua carriera. Dalla prima gara a 15 anni fino alla prima Coppa del Mondo nel marzo 2011, è stato un susseguirsi di successi. Vincitrice delle Olimpiadi, della Coppa del Mondo e dei Campionati Mondiali nella sua disciplina, lo slalom, la Shiffrin fa parte di un’élite molto ristretta: quella delle migliori sciatrici del mondo d’oggi. L’ultima vittoria è arrivata proprio a Cortina con una combinata femminile strepitosa. Sì, perché la sua prerogativa è la ferocia agonistica che la spinge ad ogni gara ad alzare l’asticella delle aspettative.
Sarà per questo che oggi è considerata la numero uno al mondo superando persino Lindsey Vonn? Con le sue nove medaglie iridate Mikaela ha raggiunto Anne Marie Moser Proell e ora punta dritta verso i record di Marielle Goitschel e Anja Paerson (11 medaglie per entrambe) e di Christl Cranz (15 con 12 titoli). Il suo sogno di diventare la sciatrice più vincente di ogni epoca oggi è una possibilità pià che concreta.
E pensare che la “regina delle nevi” del Colorado arriva da un anno durissimo: la sua è una bellissima storia di rinascita (non solo sportiva). Un anno fa, la bionda Mikaela ha perso il padre, Jeff, che con la madre le faceva da manager, a causa di un incidente casalingo.
«Papà si è sempre preso cura di me e della famiglia: era come se tanti aiutanti fossero riassunti in una persona sola. Avrebbe potuto insegnarmi ancora tanto. Sono rimasta senza fiato ma spero un giorno di tornare a respirare di nuovo» aveva twittato citando la canzone “Breathe Again” di Sara Bareilles e pubblicando un’immagine di lei da bambina assieme all’adorato papà. Per Mikaela non è stato semplice elaborare la perdita tanto che il ritorno alle gare si è fatto attendere e, quando a ottobre ha dato forfait al gigante d’esordio della nuova stagione, tutti hanno pensato che fosse “finita”.
Invece è tornata al cancelletto di partenza con tutta la grinta necessaria per vincere. E divertirsi. «Perché lo sport è la migliore medicina. Ma bisogna anche godersela», chiarisce Mikaela Shiffrin.