È stata la mattatrice assoluta del cinema italiano. Una grande attrice, sia comica che drammatica. Musa di Michelangelo Antonioni, compagna di avventure di Alberto Sordi e regina della nostra commedia. Monica Vitti, Maria Luisa Ceciarelli all’anagrafe, è deceduta il 2 febbraio dopo una lunga malattia degenerativa che l’aveva costretta a un ritiro della scena e a vita privata. Ma il il suo volto da eterna ragazza e la sua indimenticabile voce hanno raccontato, in quasi mezzo secolo di cinema, la fragilità dei sentimenti della donna, ma anche la forza dell’umorismo e dell’autoironia femminile.

Nata a Roma il 3 novembre del 1931, Monica Vitti è stata capace di vestire i panni di tutti i generi di femminilità: la donna borghese, quella super-nevrotica, la popolana e la “sguaiata”, come amava dire lei. Non c’è dubbio che sia stata un riferimento per tutte le attrici arrivate a calcare il piccolo schermo dopo di lei che oggi la piangono e la descrivono come una persona profondamente enigmatica, sensuale e spiritosa allo stesso tempo, intellettuale e malinconica.

Una carriera rivoluzionaria

Comincia la sua carriera in teatro negli Anni Cinquanta, l’epoca in cui in Italia trionfano le more maggiorate. Lei invece, bionda, sempre spettinata, e con gli immancabili maglioni a collo alto, era, e si sentiva, diversa da tutte. Sottolineava sempre scherzando in romanesco: «Non ero certo bona». Ma il suo volto così “moderno” per quei tempi affascina subito il maestro Antonioni che la incontra nel 1957. È l’inizio di un amore e di un sodalizio artistico che rivoluziona la storia del cinema. Nascono così quattro film, L’avventura, La notte, L’eclisse, e Deserto rosso che raccontano tutti di quanto l’amore possa essere provvisorio e precario nella vita.

Nella seconda metà degli Anni Sessanta si rivela anche una grande attrice comica: dopo la fine del sodalizio con Antonioni, Monica Vitti colleziona grandi successi nella commedia con Dramma della gelosia, Amore mio aiutami e il mitico Polvere di stelle, in coppia con Alberto Sordi e ambientato nel mondo dell’avanspettacolo degli anni della Seconda Guerra Mondiale. Indimenticabile la canzone “Ma ‘ndo Hawaii, protagonista, ancora oggi, di molti sketch televisivi.

La Vitti è stata una delle prime attrici italiane a contrastare il monopolio maschile nella commedia all’italiana, seducendo il pubblico con la sua ironia e con la sua celebre “mossa”. «Con i miei film ho insegnato alle donne a saper convivere con le loro nevrosi, le insicurezze, la gelosia e la paura che gli amori finiscano. Il segreto della mia comicità? La ribellione di fronte all’angoscia della vita», ha raccontato l’attrice romana.

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52° Mostra del cinema di Venezia, 1995: l’abbraccio tra Monica Vitti e Alberto Sordi, Leoni d’oro alla carriera.

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Massimo Girotti con Virna Lisi e Monica Vitti in un’immagine d’archivio del 2 giugno 1990.

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Monica Vitti con Gigi Proietti nel film Non ti conosco più amore (1980) di Sergio Corbucci.

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1971, Monica Vitti con Alberto Sordi nel film “Le coppie” di Mario Monicelli e Alberto Sordi.

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1969, Monica Vitti e Alberto Sordi nella celebre scena degli schiaffi furibondi in spiaggia, nel film Amore mio aiutami diretto da Sordi.

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La carriera di Monica Vitti è legata ai nomi di grandi registi, primo fra tutti Michelangelo Antonioni, che l’ha voluta con sè ne L’Avventura, La Notte e L’Eclisse, la sua trilogia dell’incomunicabilità, per poi trasformarla in una borghese annoiata e nevrotica nel Deserto rosso.
Sarà però un altro regista a metterne a fuoco la verve comica innata. Mario Monicelli, che la sceglie per la sua Ragazza con la Pistola.Occhi da gatta, voce inconfondibile e capacità di passare con disinvoltura da ruoli comici a parti drammatiche. Eccola allora al fianco di Alberto Sordi, in Amore mio aiutami e Polvere di stelle (nella foto), e poi ancora contesa tra Marcello Mastroianni e Giancarlo Giannini in Dramma della gelosia – Tutti i particolari in cronaca di Ettore Scola. Nel 1990 Monica decide di passare dietro la macchina da presa e firma la sua prima regia per il film Scandalo segreto.

In questa gallery rivediamo in alcuni dei suoi memorabili film.

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Monica Vitti mentre recita nel film L’eclisse (1962) di Michelangelo Antonioni, insieme ad Alain Delon.

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I suoi tre grandi amori

La vita sentimentale di Monica Vitti è segnata da tre lunghissime storie d’amore: dopo Antonioni si innamora di Carlo Di Palma che la dirige in Teresa la ladra e infine di Roberto Russo, con cui si sposa poco prima di spegnere 70 candeline. È lui che ha dato notizia della sua scomparsa attraverso il profilo Twitter dell’ex sindaco Walter Veltroni che ha scritto: «Roberto Russo, il suo compagno di tutti questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con dolore, affetto, rimpianto».

Oggi vogliamo ricordarla così, bella e malinconica, mentre balla in terrazza nella notte di Polvere di stelle.