Cesare Cremonini e Gianni Morandi insieme per la città di Bologna, o meglio per la sua torre “malata”, la Garisenda: i due cantautori sono i testimonial della raccolta fondi lanciata dal Comune per sostenerne i lavori di restauro.

Cremonini e Morandi: “Per la Garisenda la musica c’è”

“In questa città la musica non si è mai tirata indietro, appena avremo la possibilità di unire la parte autorale alla vita sociale della città, chissà forse faremo un concerto insieme, ma non è qua che lo possiamo decidere. Io sono a disposizione”, dice Cesare Cremonini all’ANSA a proposito di un concerto a sostegno degli ingenti lavori per la messa in sicurezza della Torre.

Bologna è la città dell’accoglienza – aggiunge Morandi – dunque se la Garisenda ha bisogno in questo momento di essere curata bisogna incominciare a farlo. Pur essendo bolognese acquisito, mi sento molto pronto a sostenere e ad amare continuamente la mia città”.

Raccolta fondi per la Torre della Garisenda

I due artisti si sono presentati al fianco del sindaco Matteo Lepore per il lancio dell’iniziativa con l’Art Bonus, strumento rivolto a tutti, dalle imprese ai privati cittadini. “Da un euro fino a quello che si ritiene, va bene tutto” ha detto Lepore. “Oggi partiamo con due vere e proprie bandiere della città, Morandi e Cremonini – ha aggiunto – che ci sono sempre stati a fianco nei momenti di solidarietà, offrendosi con grandissima generosità senza chiedere mai nulla in cambio”.

Cremonini: “È tempo di coesione”

“Bologna è nella nostra voce, nel nostro accento, nelle nostre parole e nelle nostre canzoni – dice Cremonini -. Dispiace sempre quando di fronte a delle cose difficili che deve affrontare la città e la comunità intera, si sentono polemiche. È giusta la critica però c’è sempre il tempo della coesione e della costruzione: intorno alle due torri c’è un progetto che ho voluto immediatamente sostenere perché si parla di anni di cambiamento della città. Un’occasione di cambiamento per Bologna che approfitta di una sua difficoltà per potersi trasformare e fare qualcosa di meglio. Queste situazioni, se prese sul serio, aiutano una comunità a progredire”.

Morandi e Cremonini alla Torre della Garisenda

Garisenda a rischio collasso

La Torre Garisenda, uno dei simboli della città di Bologna con quella degli Asinelli, è attualmente a rischio collasso. Secondo una relazione tecnica del comitato tecnico scientifico, che dal 2018 monitora la situazione, il basamento della torre è gravemente danneggiato e il rischio di crollo è 10.000 volte superiore alla norma.

Dopo aver dichiarato lo stato di massima allerta, il sindaco Lepore ha predisposto un piano di protezione civile e stanziato 4,7 milioni di euro per la realizzazione della struttura di contenimento dell’area. Il primo intervento prevede la costruzione di una paratia metallica perimetrale, mentre il secondo intervento riguarderà il consolidamento strutturale e il restauro della torre.

Nota per la sua forte pendenza (con un angolo di 4° vince di un soffio la gara con quella di Pisa, che ha una pendenza di 3,97°) la Torre della Garisenda è alta 47 metri e fu costruita nel XII secolo a scopo militare (di segnalazione e di difesa). Insieme alla torre degli Asinelli rappresentava, grazie alla sua imponenza, il prestigio sociale della famiglia nobile bolognese dei Garisendi, responsabile della costruzione.