Per tutti è sempre stata solo Melania. Quella che è riuscita a rubare il cuore del (troppo) buono e (troppo) molle Ashley, di cui era tanto innamorata Rossella O’Hara in “Via col vento”. È morta nella sua casa parigina all’invidiabile età di 104 anni Olivia de Havilland, una delle ultime stelle simbolo di una Hollywood ormai scomparsa.
Britannica (nel 2017 la regina Elisabetta in persona, in occasione del suo 101° compleanno le aveva conferito l’onorificenza di Dama dell’Impero Britannico) naturalizzata statunitense e cittadina francese (nel 2010 la Francia le aveva reso omaggio con l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Legion d’Onore), Olivia era la più longeva star premio Oscar vivente: era anche l’ultima sopravvissuta del cast di “Via col vento”, morta 60 anni dopo Clark Gable, 53 dopo Vivien Leigh e ben 77 dopo Leslie Howard. Si era aggiudicata la statuetta nel 1947 per “A ciascuno il suo destino” e nel 1950 aveva bissato con “L’ereditiera”.
Olivia de Havilland era nata a Tokyo, ed era una figlia d’arte. Suo padre, Walter Augustus de Havilland, era un avvocato specializzato in brevetti e sua madre, Lilian Augusta Ruse, recitava con lo pseudonimo Lilian Fontaine.
Elegante, di una bellezza delicata, la de Havilland venne scritturata dalla Warner Bros. per ben sette anni (quando non aveva ancora venti) e fu protagonista di una lunga serie di film d’avventura – Capitan Blood, La carica dei seicento, La leggenda di Robin Hood, Gli avventurieri, I pascoli dell’odio, La storia del generale Custer – otto dei quali al fianco dell’affascinante divo Errol Flynn. Ovviamente Hollywood non era immune nemmeno a quei tempi alle voci sulle relazioni d’amore, anche se venivano chiamati flirt. A Olivia de Havilland vennero attribuiti flirt con James Stewart, col miliardario e produttore Howard Hughes, col regista John Huston e infine con Clark Gable conosciuto sul set di “Via col vento” quando interpretava la dolce e paziente Melania Hamilton. Ma nulla di tutto ciò fu mai confermato dai diretti interessati. Anzi Olivia de Havilland ha sempre raccontato di essere rimasta fedele ai suoi due mariti. E lo ha dimostrato anche con i fatti. Nel 1946 Olivia sposò lo scrittore Marcus Goodrich, da cui però divorziò nel 1953 e dal cui matrimonio nacque il figlio Benjamin (morto per il morbo di Hodgkin negli anni Novanta). Si risposò nel 1955 con Pierre Galante, giornalista francese di Paris Match, da cui nel 1956 ebbe la figlia Gisèle, divenuta poi giornalista anche lei. Dopo il divorzio nel 1979, i due mantennero ottimi rapporti tanto che l’attrice si prese cura dell’ex marito quando si ammalò di cancro.
Tante le chiacchiere anche sul difficile rapporto con la sorella minore Joan Fontaine che le soffiò l’Oscar per ben due volte. Il rapporto fra le due fu sempre segnato da dispetti e riconciliazioni fino alla rottura definitiva: fu lei la modella che posò, brandendo una fiaccola, per il logo della Columbia. La Fontaine dichiarò a People «Sono stata la prima a sposarmi, la prima a vincere l’Oscar, la prima a diventare madre. Se morirò prima di lei la farò infuriare perché l’avrò battuta anche in quello». Morì prima la sorella, nel 2013, a 96 anni, ma ancora oggi detengono (insieme) un primato: sono le uniche due sorelle nella storia del cinema ad aver vinto entrambe un Oscar come miglior attrice protagonista.