Il mondo dello spettacolo italiano piange Ivano Marescotti, attore e regista. È morto a Ravenna, nella cui provincia, a Villanova di Bagnacavallo, era nato 77 anni fa. Da qualche giorno era ricoverato in ospedale a causa del peggioramento delle sue condizioni fisiche legate a una grave malattia. Lascia una figlia, Iliade, nata nel 2003, e la moglie Erika, sua compagna da anni, sposata solo nel febbraio 2022 con rito civile celebrato in romagnolo.
Un anno fa la decisione di ritirarsi dalle scene per dedicarsi esclusivamente al “Teatro Accademia Marescotti”, da lui fondata.
Da teatro al cinema: quarant’anni di carriera
Vasta e poliedrica la lista di produzioni e registi con i quali collabora in quarant’anni di carriera, da quando, cioè, decide di far diventare una professione la sua passione, lasciando l’impiego al Comune di Ravenna.
In teatro lavora tra gli altri con Leo de Berardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Giorgio Albertazzi, Marco Martinelli. L’esordio al cinema è datato 1989, con una piccola parte nel film “La cintura”. Nello stesso anno l’incontro con Silvio Soldini. La partecipazione al film “L’aria serena dell’ovest” lo convince a dedicarsi prevalentemente al grande schermo.
Con Benigni e Zalone
Interpreta oltre cinquanta film, lavorando con registi quali Anthony Minghella, Ridley Scott, Marco Risi e Pupi Avati, Carlo Mazzacurati. Senza disdegnare ruoli in pellicole comiche: indimenticabile la sua interpretazione del dottor Randazzo, inflessibile ispettore di “Johnny Stecchino” di Roberto Benigni, più recente la sua collaborazione con Checco Zalone (“Cado dalle nubi“, “Che bella giornata“). La sua attività cinematografica gli frutta sei candidature al Nastro d’argento, che vince nel 2004 per l’interpretazione nel cortometraggio “Assicurazione sulla vita” di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani.
Marescotti e la passione per il romagnolo
Molto forte il legame con la sua terra: dal 1993 inizia un approfondito lavoro di recupero del romagnolo, tornando in teatro con i testi di Raffaello Baldini, per poi rileggere e riscrivere alla sua maniera grandi come Dante e Ariosto. Il suo monologo sulla Romagna, popolarissimo su Youtube, è un irresistibile apologo sulla tolleranza e la convivenza.
L’impegno e gli omaggi della politica
Figlio di un partigiano e uomo di sinistra, Marescotti si era candidato nel 2014 alle elezioni europee con la lista “L’altra Europa per Tsipras”.
“Salutiamo con dolore Ivano Marescotti, attore e antifascista di cuore e di vita. Aveva da pochissimo rinnovato l’iscrizione alla nostra Associazione con un bellissimo messaggio pubblico. Ciao Ivano, non ti dimenticheremo”. è il ricordo via twitter l’Anpi.
Anche la neo segretaria del PD Elly Schlein ha voluto omaggiare l’attore scomparso attraverso una nota: “Ivano Marescotti è stato un attore straordinariamente poliedrico al quale dobbiamo interpretazioni indimenticabili. Un uomo profondamente impegnato e legato al territorio, a lui dobbiamo infatti l’impegno ormai esclusivo per il Teatro Accademia Marescotti a Ravenna. Alla sua famiglia e alle persone a lui care vanno le nostre più sentite condoglianze”
Le fa eco Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna: “Un grande artista, interprete dei valori della propria terra ma capace anche di parlare il linguaggio universale dell’arte. Un attore poliedrico, un artista completo, un autore, che ha saputo trasmettere l’amore per la cultura e per il teatro. Alla sua famiglia, ai suoi cari, giungano le più sentite condoglianze mie personali e della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna”.