José Mourinho è uno di quei nomi che conoscerai anche se non segui il calcio, e anche se lo odi. In Italia lo ricordiamo come l’allenatore dell’Inter, dal 2008 al 2010, con cui ha vinto due campionati (2009 e 2010), una Coppa Italia (2010), una Supercoppa italiana (2008) e una Champions League (2010). E magari ricorderai il carattere scontroso e le uscite non sempre simpatiche, come quando disse che «la Roma ha grandissimi giocatori, ma zero tituli», un’intervista che ha fatto, a suo modo, la storia del calcio italiano e che ben esprimeva il suo mantra: vincere e basta.

Dopo le esperienze con il Real Madrid, il Chelsea, il Manchester United e infine il Tottenham, squadra inglese da cui è stato esonerato dopo una stagione a dir poco deludente e piena di tensioni con i suoi giocatori, Mourinho è pronto a tornare in Italia. Ironia della sorte, allenerà proprio la Roma.

Un personaggio che fa discutere…

L’annuncio è dello scorso 4 maggio e non ha mancato di provocare accesi dibattiti tra i tifosi, ma come ha scritto Alfonso Fasano su Rivista Undici, «gli ultimi “tituli” risalgono al 2017, Europa League e League Cup con il Manchester United, mentre l’ultima affermazione in un torneo di primissimo livello – la Premier League, nella fattispecie – risale al 2015. Un anno prima, una squadra allenata da Mou – il Chelsea – è andata oltre gli ottavi di finale di Champions per l’ultima volta».

Insomma, Mourinho non vince più come una volta e le sue uscite provocatorie, il suo stile di leadership e un po’ tutta la sua filosofia sono finiti sotto la lente di ingrandimento, al passo con i cambiamenti attraversati dal calcio negli ultimi anni. Si sono imposti nuovi stili di gioco e nuovi profili di allenatori, in primis Pep Guardiola, e la parabola di Mourinho sembrava ormai nella sua fase discendente, anche se in Italia sono già partiti i confronti con Antonio Conte, un po’ la sua nemesi, allenatore dell’Inter fresco di scudetto e altro grande provocatore del calcio.

… ma che ha anche un lato (social) divertente

Mentre i giornali specializzati già si chiedono come si svolgerà l’atteso confronto tra lui e Conte, e ipotizzano che questa volta Mou farà meno l’antipatico e non si farà “odiare” come quando era all’Inter, c’è un luogo dove l’allenatore portoghese è decisamente più rilassato rispetto a quando è sul campo o di fronte alle videocamere: il suo profilo Instagram. Al momento ha collezionato più di 2 milioni di follower e nel tempo ha brevettato una formula vincente che, almeno in parte, è servita per umanizzarlo un po’: niente frasi da calciatori né commenti troppo tecnici, ma scatti “autentici” sempre velati dall’ironia pungente che lo caratterizza.

Mourinho che legge, che mangia le patatine mentre guarda un film in aereo, che si fotografa le scarpe come farebbe un’influencer, che posta scatti d’archivio e, di tanto in tanto, mostra anche il suo lato più umano, come quando festeggia i 21 anni del figlio con una bella foto del ragazzo da piccolo. Chissà se alla Roma avrà la sua tanto attesa rivincita, di certo le conferenze stampa post partita saranno più interessanti.