Energica, carismatica, effervescente, power-black-girl da sempre, focosa nelle cause in cui crede, forte ma anche dolce e sensibile: Naomi Campbell, che il 22 maggio compie i suoi primi 50 anni, tra le tante giovani in passerella come Kaia Gerber, Bella e Gigi Hadid e Kendall Jenner, resta sempre la più applaudita. Sì, perché di falcate come la sua non se ne vedono poi molte. E il mix tra stacco di coscia, sguardo felino e sorriso “incandescente” risulta essere ancora oggi, a più di 30 anni dalla sua prima sfilata, il più seducente.

Non dimentichiamoci infatti che la bella Naomi è stata per oltre tre decenni la musa ispiratrice di grandi stilisti del calibro dell’amico scomparso Gianni Versace, di Azzedine Alaïa (che la top britannica chiamava affettuosamente papà), di Stefano Dolce e Domenico Gabbana e Valentino Garavani che ha scelto proprio la Venere nera, come è soprannominata dagli addetti ai lavori, per chiudere, nel 2005 la sua carriera con la sfilata Haute Couture da lui interamente disegnata prima di lasciare la direzione creativa della maison che aveva fondato.

Insomma, Naomi Campbell ha davvero scritto parte della storia della moda grazie anche ai grandi fotografi (Steven Maisel, Patrick Demarchelier e Peter Lindbergh) da cui si è fatta ritrarre: donna copertina di più di migliaia di riviste, è stata in assoluto la prima modella nera ad apparire sulla cover di Vogue Paris. Correva l’anno 1988 e lei già da due anni era un’affermata top model.

Oggi, per festeggiare mezzo secolo sulla cresta dell’onda, punta a ottenere un altro primato: la prima copertina self-shot per Essence con soli scatti smartphone. Naomi ha realizzato tutte le foto del servizio segnando una vera svolta per i magazine: trucco e capelli, tutto da sola, per una cover scattata con i selfie dal telefonino e che è certamente destinata a segnare la storia. Come tutto ciò che fa la supertop londinese.

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È Naomi Campbell che per prima ha aperto le porte della moda alle modelle nere, favorendo l’inclusività: è anche merito suo se oggi sfilano Jourdan Dunn, Liya Kebebe, Winnie Harlow, Adut Akech e Khoudia Diop, è lei che ha lottato fin dall’inizio della sua carriera anche per le leve future: «Quando ho iniziato, alla fine degli anni 80, dovevo litigare ogni volta per ricevere lo stesso compenso delle mie colleghe che facevano il mio identico lavoro», ha spiegato in un’intervista la top model a Vogue Italia.

A Naomi Campbell (che ha un patrimonio che si aggira intorno agli 80 milioni di dollari) si riesce a perdonare quasi tutto: famosissime le sue sfuriate e i suoi capricci, intollerabili secondo alcuni stilisti. Scatti d’ira, vasi di fiori scagliati dalla finestra, cellulari lanciati dal balcone o licenziamenti in tronco di colf colpevoli di averle rovinato i jeans preferiti non si contano, tanto che, nel 2007, la Venere Nera ha dovuto sottoporsi a lavori socialmente utili dopo la denuncia di una cameriera e la conseguente condanna. Ma Naomi è riuscita, dopo numerose critiche, a trasformare, anche quell’occasione, in una vera e propria sfilata di moda fuori calendario a New York. Ogni giorno la top ha indossato outfit incredibili: «Perché va bene scontare la pena, ma occorre farlo in grande stile!».

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