La top model sulla copertina di Vogue presenta al mondo la sua bambina a nove mesi dalla nascita a sorpresa e dice: «È la cosa migliore che abbia mai fatto». Naomi Campbell, splendida nei suoi 51 anni, posa fiera con la piccola fra le braccia, un’acconciatura lunghissima e afro, a ricordare le sue origini, e un abito sobrio ma chiaramente prezioso.
E per la prima volta rivela dettagli su una maternità tenuta nascosta e poi protetta dagli occhi indiscreti del mondo. «Sono fortunata che la mia piccola ami viaggiare come me, senza lamentarsi di decollare o atterrare. È una brava bambina: dorme beatamente, non piange quasi mai e mi hanno detto che è molto sveglia per la sua età. Ha appena iniziato a salutare ed è molto divertente. Ride tantissimo e parla già. Penso addirittura che potrebbe camminare prima di gattonare», racconta entusiasta la Venere Nera che per la prima volta non è sola sulla cover dell’edizione britannica del magazine che le aveva regalato la prima copertina nel 1988.
«Ho sempre saputo che un giorno sarei diventata madre», ha spiegato ancora la modella, anche se ha voluto mantenere il più assoluto riserbo sulle circostanze della nascita della bimba e non ha voluto rivelarne nemmeno il nome – scopriremo tutto nel libro che racconterà la sua storia (ma che non ha ancora iniziato a scrivere). Però tiene a sottolineare che «non è stata adottata, è mia figlia biologica». E proprio questa frase pubblicata sui social ha suscitato non poche polemiche e parecchie critiche visto che un bimbo adottato è chiaramente sempre e comunque un figlio proprio.
L’intervista è stata anche l’occasione per fare un viaggio sul viale dei ricordi. Rivivere i giorni in cui sfilava con le sue “girls”, Linda Evangelista, Cindy Crawford e Christy Turlington. «Credo che una volta ci fosse più gioia. Sorridevamo. Potevamo mostrare la nostra personalità. Facevamo otto sfilate al giorno e la sera uscivamo con gli stilisti e festeggiare». E proprio le tre amiche sono anche state le prime persone a sapere della maternità di Naomi e a conoscere la figlia.
Ora ciò che manca è il partner adatto a crescerla insieme. Era stata la stessa top model a rivelarlo: «Non voglio essere una mamma single. Voglio una figura paterna. Penso che sia importante», aveva raccontato Naomi che è cresciuta a Brixton, a sud di Londra, con la nonna (il padre se ne è andato prima che lei nascesse e la madre girava il mondo per danzare).
Ma oggi, intanto, la dea nera, la Naomi cover girl, l’attivista che chiamava Nelson Mandela “nonno”, la festaiola e narcisista, irascibile e vulnerabile, pensa solo ad essere una «buona madre».