Dopo aver conquistato il pubblico del Giffoni Film Festival lo scorso luglio, il giovane Nicholas Galitzine, classe 1994, arriva nelle sale con New York Academy, un nuovo dance movie diretto da Michael Damian e distribuito da Eagle Pictures. Quando l’ho incontrato durante la sua permanenza sulla Costiera Amalfitana poco prima dell’incontro ravvicinato con i fan urlanti, Nicholas mi ha ricordato subito un giovanissimo Leonardo DiCaprio ai tempi de La Stanza di Marvin o Romeo + Giulietta, con jeans bianchi e una giacca blue portata con disinvoltura nonostante i 35 gradi. Nato e cresciuto a Londra era considerato una promessa del rugby, ma l’esperienza come modello lo ha portato al primo provino come attore per The Beat Beneath My Feet, film per cui é stato scelto come protagonista al fianco di Luke Perry (Dylan di 90120 Beverly Hills), scoprendo la sua vera vocazione.
In New York Academy Nicholas Galitzine interpreta Johnnie, un violinista ribelle inglese che si guadagna da vivere suonando nei locali della metropolitana di New York. Un giorno incontra Ruby (Keenan Kampa), una ballerina di talento che come lui sogna di frequentare la più prestigiosa scuola di arte e spettacolo della città. Quando decidono di unire le forze e le loro capacità, tra musica classica e hip hop, preparando una performance con l’aiuto di altri ballerini professionisti, lo spettacolo sul grande schermo è emozionante e suggestivo. Vite e speranze di giovani artisti si mescolano tra generi, sogni e ambizioni, tra i grattaceli e le strade affollate di New York. Cavalcando l’onda del successo di franchise come Step Up, e cult come Dirty Dancing, Grease, West Side Story, New York Academy è l’occasione per Galitzine di farsi conoscere al grande pubblico e diventare una delle nuove star di Hollywood da tenere sotto controllo. Riservato e disponibile ecco cosa mi ha raccontato della sua vita, del cinema e dei desideri per il futuro.
Parlami un po’ del tuo personaggio di New York Academy…
Johnnie è un violinista inglese che vive a New York illegalmente, infatti si guadagna da vivere suonando sulla metropolitana. Ama molto la musica, ma non riesce ad utilizzare il suo talento per fare qualcosa di concreto, fino a quando non incontra Ruby e capisce che potrebbe suonare anche per gli altri e non solo per se stesso.
Come è il tuo rapporto con la musica e l’arte in generale?
Molto forte. Amo tutto ciò che è creatività.
Ho letto che sei un autodidatta in campo musicale. Cosa ne pensi delle scuole di musica? Sono necessarie o basta la passione?
Penso che siano utili. Io personalmente non ho una formazione per la recitazione o la musica, ma a volte è importante avere qualche tipo di preparazione, dipende da quello che ognuno desidera fare. Ho studiato la chitarra per 3-4 anni come autodidatta e poi ho iniziato a cantare e a imparare a suonare altri strumenti come il pianoforte.
Qual è il tuo genere di musica preferita e quale artista è più presente sul tuo iPod?
Probabilmente il mio genere preferito è la “vecchia scuola”, per esempio Jimi Hendrix, Funkadelic, James Brown, Otis Redding. Amo il rock’n’roll e tutto ciò che mi fa venire voglia di alzarmi e saltare ovunque. Il mio gusto è così eclettico che è difficile scegliere un solo genere. Un giorno amo Childish Gambino e l’altro Ludovico Einaudi. Anche se devo dire che il mio artista italiano preferito è Peppino Gagliardi. C’è una tale classe ed eleganza nella sua voce.
Cosa ne pensi dei talent show come America’s Got Talent, X Factor e altri simili? Pensi siano utili per diventare una star?
Riguardano un certo tipo di artisti. Alcune persone lottano molto tempo per ottenere un riconoscimento e programmi come questi possono essere un’occasione per farsi conoscere.
Tu sei un giovane attore, chi vorresti diventare in futuro nel mondo del cinema o dello spettacolo?
La mia ispirazione come attore viene dai grandi. De Niro sta ancora facendo film per una ragione – continua a reinventare se stesso. Non voglio una carriera per 5, 10 anni, o anche 20. Voglio fare questo lavoro fino ai miei ultimi giorni e sarò in grado di farlo solo se continuo a contestare il modo in cui le persone mi vedono.
Quali sono i tuoi film preferiti?
Alcuni dei miei film preferiti sono Fight Club, Requiem for a Dream, Into the Wild, Buon compleanno Mr. Grape, Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann, Birdman, Drive, Me Earl and & the Dying Girl, e, naturalmente, tutti i film di Star Wars. Potrei andare avanti tutto il giorno…
Sono stati realizzati molti dance movies come Dirty Dancing, Grease, Step Up…Quale di questi preferisci e perché?
Il mio musical preferito è Bulli e Pupe e West Side Story. Bulli e Pupe (Guys & Dolls) perché c’era uno dei miei attori preferiti di sempre, Marlon Brando, e West Side Story perché è un classico che ho potuto guardare un milione di volte senza mai annoiarmi. Amo l’epoca in cui sono stati fatti questi film. Preferisco di gran lunga l’estetica, lo stile e la sostanza di quel periodo.
New York Academy è stato presentato in anteprima in Italia durante il Giffoni Film Festival. Come hai vissuto questa esperienza e cosa ne pensi del nostro paese?
E’ stato come un onore essere invitato al Giffoni. Amo così tanto l’Italia. L’ospitalità e la passione della gente sono due cose che ho notato durante la mia visita e non vedo l’ora di tornare.
Come ti sei sentito di fronte ai tuoi fan italiani? Ricordi un episodio della tua vita in cui sei stato tu un fan e cosa hai provato quando hai incontrato una star che ammiravi?
Amo i miei fan italiani. Venire in Italia per il Giffoni Film Festival è stato un momento davvero speciale della mia vita e non lo dimenticherò mai. Mi ricordo che un giorno ero a piedi ed è passato Leonardo DiCaprio in un bar di Londra… Sono rimasto veramente colpito come non mi era mai capitato. Incontrarlo e poter lavorare con lui è ancora il mio sogno di una vita.
Quanto è importante la famiglia nella tua vita, soprattutto se continuerai la tua strada come attore e artista?
In questo settore la gente ti dice che se vuoi puoi andare lontano, mantenendo la famiglia e gli amici vicino a te. Per me, che ho origini greche, la famiglia è tutto. So che se dovessi montarmi troppo la testa, la mia famiglia mi riporterebbe subito alla realtà. Mi guardano sempre le spalle.